Il personaggio

Noè Ponti: «Come sto? Mi sento orgoglioso»

Il ticinese, al rientro dagli Europei in vasca corta di Otopeni, ritorna sulle tre medaglie d'oro conquistate e getta uno sguardo su ciò che verrà, Parigi 2024 in testa
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Red. Online
11.12.2023 16:00

«Orgoglioso». Ha detto proprio così, Noè Ponti, dopo la splendida tripletta agli Europei in vasca corta a Otopeni, con l'oro conquistato nei 50, 100 e 200 metri farfalla. Tripletta cui bisogna aggiungere l'argento nei 100 metri misti. Roba da matti, già. «Sono orgoglioso, molto orgoglioso» ha ribadito il nuotatore ticinese, sulla via del rientro. Orgoglioso, soprattutto, di «essere la prima persona ad aver realizzato una tale impresa». 

Detto ciò, Noè Ponti non intende certo sedersi sugli allori. Al contrario, si concederà solo una piccola pausa – tre giorni –per festeggiare il Natale. Quindi, riprenderà la preparazione in vista dell'appuntamento principe del 2024: le Olimpiadi estive di Parigi. Preparazione che lo vedrà effettuare campi di allenamento a St. Moritz e a Lanzarote. «Le mie prestazioni a Otopeni dimostrano che sono sulla strada giusta» ha affermato, soddisfatto, Ponti, medaglia di bronzo a Tokyo nel 2020, pardon nel 2021. «Il lavoro che ho svolto negli ultimi anni ha dato i suoi frutti. Avverto fiducia, sono motivato tanto in allenamento quanto in gara».

Lo scorso mese, Ponti aveva annunciato la sua intenzione di non partecipare ai Mondiali di Doha, in Qatar, del prossimo febbraio. Logico, verrebbe da dire: «Mi sono già qualificato per i Giochi di Parigi» ha ribadito. «Non ho bisogno di continuare a gareggiare». Ponti, tuttavia, sarà comunque presente ai Campionati svizzeri in primavera prima di intraprendere il viaggio per Parigi. L'obiettivo, naturalmente, sarà quello di brillare, come fece a Tokyo nel 2021 quando vinse il bronzo nei 100 m delfino.

A Otopeni, il ticinese ha lasciato il segno come detto. Anche, se non soprattutto, a livello di tempi: ha firmato il record europeo nei 100 metri delfino ed è arrivato a soli 4 centesimi dal record del mondo nei 50 metri delfino. In Romania, insomma, Ponti ha lasciato intendere di aver imparato, e tanto, dall'ultima spedizione non troppo fortunata (eufemismo): i Mondiali di Fukuoka, dove non è stato assolutamente all'altezza delle aspettative con un settimo posto finale nei 100 metri delfino. Dopo il Giappone, Ponti ha deciso di concentrarsi – in allenamento – sugli altri tre stili allo scopo di ampliare il suo raggio d'azione. Una nuova direzione che ha dato i propri frutti.

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