Noè Ponti è campione del mondo con tanto di record
Impressionante. Scandito sillaba dopo sillaba. Non ci sono modi migliori per descrivere l’impresa storica compiuta da Noè Ponti, primo svizzero a laurearsi campione del mondo nel nuoto, considerando le gare in piscina. Alla rassegna iridata in vasca corta di Budapest, il 23.enne del Gambarogno ha conquistato la medaglia d’oro nei 50 metri delfino. E lo ha fatto da fenomeno vero, migliorando per la seconda volta in due giorni – e per la quarta in cinque settimane – il suo record del mondo. Logico favorito, il ticinese non ha minimamente subìto la pressione, chiudendo la finale con un tempo di 21’’32, ovvero 11 centesimi in meno del suo precedente primato (21’’43), stabilito proprio ieri in semifinale. Alle sue spalle, si sono classificati il canadese Ilya Kharun e l’olandese Nyls Korstanje, staccati rispettivamente di 35 e 36 centesimi. Un abisso, su questa distanza. All’oro della medaglia, si aggiunge il premio in denaro sonante: 10 mila dollari per la vittoria e altri 25 mila per il record, dopo quelli già intascati alla vigilia. Mica male.
«Sono molto contento, finalmente è arrivata questa medaglietta», ha scherzato Noè ai microfoni della RSI. «È stata una prestazione quasi perfetta, ma non pensavo di essere stato così veloce», ha aggiunto. «Prima della gara me la sono fatta un po’ sotto, avevo paura di sbagliare qualcosina. Sapevo di essere il favorito, ma gli altri non sono delle pippe. Sarebbe bastato un errorino per buttare via tutto. Invece è andata benone. Qui a Budapest mi aspettano altre gare (i 100 misti domani, i 100 delfino venerdì e la staffetta 4x100 mista domenica, N.d.R.), saranno difficili, ma ora sono campione del mondo e questo titolo me lo tengo stretto».
Come detto, l’oro di Noè Ponti è una prima per il nuoto svizzero ai Mondiali in vasca. L’unica a salire sul gradino più alto del podio in una gara iridata era stata la ginevrina Swann Oberson, che vinse la 5 km in acque libere nel 2011. Per il gambarognese, questo trionfo va ad aggiungersi ai tre ori conquistati un anno fa agli Europei in vasca corta di Otopeni, in Romania, e al bronzo olimpico di Tokyo 2021 nei 100 metri delfino. Ai Mondiali in vasca corta, era già salito sul podio nel 2021 ad Abu Dhabi (argento nei 200 m delfino) e nel 2022 a Melbourne (argento nei 50 m e bronzo nei 200 m delfino). Dopo gli amari piazzamenti ai Giochi di Parigi della scorsa estate (quarto posto nei 100 m e quinto nei 200 m delfino), in autunno l’intenso 2024 di Noè ha cambiato decisamente volto. Lo scorso 20 ottobre, in una gara di Coppa del mondo in Cina, a Shanghai, il rossocrociato aveva battuto per la prima volta il record mondiale nei 50 delfino. Un tempo poi migliorato di 17 centesimi il 2 novembre a Singapore, sempre in Coppa. Fino agli exploit di questi giorni.
Dopo la gara, Ponti è corso ad abbracciare il suo allenatore Massimo Meloni: «Noè ha fatto qualcosa di incredibile», ha detto quest’ultimo alla RSI. «In cinque settimane ha battuto quattro volte il record del mondo nei 50 m delfino, migliorandosi di quasi mezzo secondo. Le gare di Coppa del mondo in Asia ci hanno aiutati molto, hanno fatto crescere Noè mentalmente e hanno fatto capire a me alcune cose importanti per quanto riguarda la vasca corta».