Formula Uno

Nonostante la rivolta dei fan, il futuro sorride alla Sauber

Dopo la firma con il nuovo title sponsor, il team svizzero si chiamerà ora Stake F1 - Un cambiamento criticato dagli appassionati, ma che sarà vantaggioso
La collaborazione tra Sauber e Alfa Romeo è terminata la scorsa stagione, dopo cinque anni insieme. © Keystone/KAMRAN JEBREILI
Maddalena Buila
04.01.2024 06:00

Era il 26 agosto. Alfa Romeo annunciava la sua intenzione di interrompere la collaborazione con Sauber al termine della stagione 2023. L’accordo tra le due parti, d’altronde, si sarebbe concluso proprio alla fine dell’anno. Il famoso marchio italiano era tornato in Formula 1 nel 2018 con una partnership tecnica e commerciale, e nell’estate del 2021 aveva annunciato un’estensione pluriennale con «valutazioni annuali». Il legame tra Alfa Romeo e Sauber era però iniziato già nel 2017, con il team che era poi diventato Alfa Romeo Racing nel 2019. Dopo l’addio di quest’estate, la squadra svizzera ha dunque dovuto cercare altrove un sostituto al suo title sponsor. E dopo un attento scrutinio, lo scorso 15 dicembre è stata comunicata la nuova collaborazione: Sauber sarà ribattezzata Stake F1 Team Kick Sauber. O più semplicemente Stake. Il gruppo elvetico opererà sotto questo nome per le prossime due stagioni, prima di cambiare nuovamente quando prenderà il via l’avventura con Audi, nel 2026. Fondata nel 2017, Stake è un’azienda leader nel settore delle scommesse, dell’intrattenimento e dello stile di vita, riuscita a diventare una presenza unica nel suo genere in F1. Il suo nome verrà integrato pure sui telai, che finora il team di Hinwil aveva mantenuto identici dalla sua nascita negli sport motoristici. «Sauber ha sempre puntato sull’innovazione, rompendo gli schemi e sfidando le convenzioni», le dichiarazioni del rappresentante del team Alessandro Alunni Bravi. «La scorsa stagione ha rappresentato l’inizio del viaggio di Stake in F1. Stake non solo è riuscita a sfruttare la crescente base di fan della F1 per migliorare la propria comunità, ma ha anche introdotto un pubblico completamente nuovo in questo sport, a vantaggio non solo del nostro team, ma anche di tutti gli altri partecipanti alla F1. Il 2024 sarà una nuova pagina e l’occasione per fare di più, meglio e arrivare ancora più lontano».

Quando il web si scatena

Già, i fan. Proprio loro, non appena è stata comunicata la nuova collaborazione e il conseguente nuovo nome del team svizzero, si sono scatenati. No, Stake F1 Team pare proprio non piacere. E gli appassionati del Circus non ci sono andati certo leggeri nel criticare brutalmente la nuova partnership dopo la firma del title sponsor da 2,6 miliardi di dollari.

«È il nome più schifoso mai scelto per una squadra di F1», ha sentenziato più di un amante del massimo campionato delle quattro ruote sui social media. «Il peggiore in assoluto mai sentito in vita mia», fanno eco altri. «Si tratta di un enorme declassamento per la Sauber»; «È orribile»; «Un nome morto»; «Che grande delusione. Non avrebbero potuto diventare più irrilevanti. Immagino che torneranno a esistere quando - e se - Audi si unirà a loro». E potremmo continuare per diverse altre righe. Certo, Sauber avrebbe preferito non doversi confrontare anche con un danno d’immagine - le prese in giro sul web non si limitano infatti solo ai commenti, ma comprendono anche immagini e video più o meno leggeri - ma ora il suo focus deve essere sui risultati della prossima stagione. D’altronde i fan possono stare relativamente sereni. Considerata l’entrata in materia di Audi nel 2026, per la quale il team svizzero dovrà prepararsi a dovere, è più che probabile che la partnership con Stake e Kick rimanga per sole due stagioni, prima che la casa automobilistica tedesca assuma l’intera identità della squadra.

Il ruolo di James Key

Dicevamo della prossima stagione. Per il 2024, infatti, il team svizzero si starebbe preparando al massimo, perché deciso a rifarsi dopo l’ultimo difficile anno con la C43, dove era scivolato dal sesto al nono posto nella classifica costruttori. L’assunzione dell’ex McLaren James Key in qualità di direttore tecnico è uno dei segnali più evidenti del progresso a cui sta andando incontro la Sauber. E proprio lo stesso Key negli scorsi giorni ha rilasciato alcune dichiarazioni che fanno davvero ben sperare. «Abbiamo riscontrato una differenza di prestazioni di appena l’1,5% tra i leader Max Verstappen e la Red Bull. Se osserviamo una sovrapposizione tra noi e, per esempio, la Mercedes o la squadra austriaca, si nota che questo divario si traduce solo in qualche curva o una piccola frenata. Se continueremo a lavorare in questa direzione, sia in pista sia in fabbrica, potremo davvero giocarci delle ottime carte quest’anno».

La partnership con Stake e Kick si potrebbe dunque rivelare davvero vantaggiosa, sia per la Sauber sia per la Formula 1. Poco importa se il nome scelto non è particolarmente bello e apprezzato. Che i tifosi si turino il naso per qualche mese.

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