Odermatt è un gigante: primo davanti a Meillard!
Che giornata, ragazzi. Marco Odermatt e Loïc Meillard hanno regalato alla Svizzera altre due medaglie ai Mondiali. Una doppietta storica, quella di venerdì a Courchevel. Una doppietta gigante. Odermatt, 25 anni, già capace di conquistare l'oro in discesa, ha conquistato nuovamente il gradino più alto del podio. Al secondo posto il vallesano, distaccato di 32 centesimi. Terzo l'austriaco Marco Schwarz, che evidentemente non ha retto la pressione dopo aver chiuso davanti a tutti la prima manche. O, più semplicemente, non ha retto di fronte allo strapotere di Odermatt, bravissimo a recuperare i 58 centesimi perduti in una prima frazione «molto, molto difficile» volendo usare le sue parole e a sfruttare, in ottica medaglia d'oro, un erroraccio commesso da Schwarz nella parte bassa del secondo tracciato.
E così, detto della doppietta rossocrociata, va sottolineata pure la doppietta personale di Odermatt: discesa-gigante, proprio così. Una rarità ai Mondiali. Solo Aksel Lund Svindal, nel 2007, aveva saputo centrare un'impresa del genere negli ultimi cinquant'anni. «Non ci credo, non ci credevo» ha detto a caldo, caldissimo Odermatt. «È fantastico ritrovarmi sul podio con Loïc». Il nidvaldese è pure il primo svizzero a vincere due titoli iridati nella stessa edizione dopo Pirmin Zurbriggen, due volte oro nel 1985 e nel 1987. «Le emozioni, forse, non sono così forti come dopo la discesa» ha aggiunto. «Ma è stata battaglia vera. E dura».
Deluso dopo il sesto posto in combinata e l'ottavo in superG, Meillard ha concesso appena 32 centesimi al connazionale. Il miglior tempo della seconda manche, beh, è stato il suo. Quarto al termine della prima frazione, Meillard si è messo al collo la sua terza medaglia ai Mondiali dopo i bronzi del 2021 in combinata e parallelo. Affronterà lo slalom, domenica, in totale fiducia. «Ho provato ad attaccare, dando il massimo» le sue parole. «Ho firmato il miglior tempo di manche, significa che a livello di sciata ci sono. Dopo la prima manche, mi sono detto che mai avrei voluto un altro quarto o quinto posto».
Non è andata affatto male agli altri due svizzeri impegnati in questo gigante: Gino Caviezel, alle prese con problemi alla gamba dopo una brutta caduta in allenamento giovedì, ha chiuso al nono posto. Thomas Tumler, dopo il ventisettesimo posto della prima manche, ha rialzato la testa per chiudere al diciottesimo.
Ma gli occhi e gli applausi, oggi, erano e sono tutti per quei due: Marco Odermatt e Loïc Meillard. Che giornata, ragazzi.