Calcio

Oltre Bodø si scorge il paradiso, dai Lugano, prova a raggiungerlo

I bianconeri devono battere il Glimt per restare in corsa in Conference League – Croci-Torti: «Fondamentale non sbagliare i primi 15 minuti, poi inseguiremo un sogno»
Sabbatini e compagni hanno un solo obiettivo: vincere. © Keystone/Alessandro Crinari
Massimo Solari
29.11.2023 21:17

«Fa freddissimo, ma! Più di Roccaraso, di più!». Prima e (pen)ultima allusione a Checco Zalone. Promesso. Però, oh, a Bodø - 200 km a nord del circolo polare artico - si gela per davvero. Ad accogliere il Lugano, oggi, c’erano 3 gradi sotto lo zero e una cittadina ammantata da ghiaccio e neve. L’appuntamento con la storia, quello, è invece in programma domani sera. All’Aspmyra Stadion i bianconeri non hanno scelta: vincere per rimanere aggrappati alla Conference League. Per continuare a sognare, se preferite. «Ad attenderci è una sfida difficile, ma non proibitiva» osserva Mattia Croci-Torti. No, il tecnico non ha paura: «In squadra c’è la consapevolezza di poter ottenere qualcosa d’incredibile».

Non c’è spazio per i dubbi

Il Lugano, dicevamo, non ha nulla da perdere. O forse sì? A inizio stagione, dopo tutto, la società aveva azzardato un possibile passaggio dei gironi. «La mia risposta, in ogni caso, è sempre la stessa» rileva il Crus sorridendo: «Pensiamo una partita alla volta. Senza nasconderci. E se non dovesse andare come vogliamo, analizzeremo come sempre la prestazione e gli eventuali errori commessi. Imparando ad accettarli. La cosa che conta, tuttavia, è un’altra: fallire è l’ultimo pensiero che mi passa per la testa. Come non sono gli obiettivi posti dalla dirigenza a influenzare la mia preparazione delle partite. Ad albergare le nostre menti c’è solo la vittoria. Anche qui, in Norvegia. In fondo siamo ancora in corsa, al quinto e penultimo turno del girone. E sono certo che al momento del sorteggio in pochi ci avrebbero scommesso». Vero. Peccato che il match contro i padroni di casa verrà affrontato con parecchie defezioni. Finanche troppe. «Le assenze? Non m’interessano» replica con decisione l’allenatore bianconero: «Una volta archiviata la vittoria a Yverdon, mi sono concentrato per preparare al meglio la sfida contro il Bodø/Glimt con gli uomini a mia disposizione. Siamo sufficientemente attrezzati per andare a cercare i 3 punti e, dal primo all’ultimo, conosciamo il valore di questo percorso europeo. Dobbiamo quindi rimanere focalizzati sull’obiettivo, senza farci destabilizzare dagli infortuni o da altri fattori».

«Guai a fare gli spavaldi»

Il freddo e l’imprevedibilità del terreno sintetico, al proposito, sono variabili tutto fuorché secondarie. «Le partite sulle superfici artificiali - sottolinea Croci-Torti - raccontano ogni volta storie particolari. Pensiamo ai classici primi 15 minuti al Wankdorf contro lo Young Boys. Ecco: pure al cospetto del Bodø sarà cruciale non sbagliare l’approccio alla partita. Guai a fare gli spavaldi, bisogna avere grande umiltà». La Roma di José Mourinho - idolo del Crus - fece l’esatto opposto due anni fa. Ed è noto come andò a finire. «Il 6-1 subito dai giallorossi - rileva il tecnico del Lugano - ha fatto conoscere il Bodø/Glimt all’Europa. Qualsiasi squadra che si reca qui, ora, si guarda bene dal sottovalutare l’avversario. Noi non l’abbiamo fatto al Letzigrund, all’esordio nel girone. E non possiamo naturalmente permetterci di farlo domani sera. Anche per questa ragione sarà fondamentale adattarsi quanto prima al campo e a un freddo che ti spacca le ossa. Il tutto, però, senza dimenticare che a Zurigo avevamo condotto le danze per 70 minuti. Ripartiamo anche da lì. E dai volti turbati dei norvegesi al termine del primo tempo. Sì, vogliamo complicare loro la vita. Ancora una volta. Cercando il nostro paradiso».

Il Bodø/Glimt, intanto, ha toccato il cielo con un dito già nelle scorse settimane. Il terzo titolo nazionale e la finale di Coppa all’orizzonte sono degli avvertimenti chiari. «Dobbiamo gestire la gara in modo intelligente» afferma non a caso il Crus. «Sfidiamo una squadra che gioca molto bene a calcio e che - oltre alla vittoria del campionato - ha battuto due volte il Besiktas in Conference League. Si tratterà dunque di non concedere troppi spazi agli elementi di peso di Knutsen. Per compiere l’ennesima impresa, però, serviranno altresì tanto coraggio e la giusta mentalità». Servirà la risposta al quesito più importante: Lugano, quo Bodø?

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