MotoGP

Pecco vede il bis all’orizzonte, «ma se perdo non è un fiasco»

Questo weekend va in scena il GP della Malesia, la prima tappa del trittico finale della stagione - La lotta è tra il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia e Jorge Martín, che ha un conto aperto con Sepang
Francesco Bagnaia potrebbe centrare il secondo Mondiale consecutivo. © Keystone/Kittinun Rodsupan
Maddalena Buila
10.11.2023 06:00

Ci siamo, ormai non manca più molto. Tra circa tre settimane verrà incoronato il nuovo re della MotoGP. Malesia, Qatar e Valencia, sono queste le tappe che chiuderanno la stagione 2023. E la lotta per il titolo, come era già accaduto l’anno scorso, è ancora in pieno svolgimento. La pressione, per i due pretendenti al trono Francesco Bagnaia e Jorge Martín, inizia dunque a farsi inevitabilmente sentire. Lo spagnolo approccia questo weekend dopo aver fatto il pieno di fiducia, avendo conquistato sia la gara Sprint sia quella principale sul circuito della Thailandia, due settimane fa. Successi che gli hanno permesso di portarsi ad appena 13 punti di distanza dall’italiano, campione del mondo in carica. Un po’ più staccato invece Marco Bezzecchi, a 66 lunghezze da Martín.

Se si alza la pressione

La pressione più grande, va da sé, è però sulle spalle dell’attuale detentore del titolo. Dopo lo storico traguardo raggiunto lo scorso anno, ora, all’orizzonte del torinese della Ducati, si staglia il bis. Le premesse per agguantarlo ed entrare ancora di più tra le leggende della MotoGP ci sono tutte per Pecco. Sarà però da vedere come il beniamino della Ducati gestirà le ultime tre gare di stagione. «Avere questa tensione è una specie di carburante per me, se così non fosse vorrebbe dire che il risultato finale mi interessa relativamente. Cosa ovviamente non vera. Sentire questo peso sulle spalle mi aiuta a tenere viva più che mai la fame per andare alla ricerca di un altro titolo», ha detto qualche ora fa Francesco Bagnaia in occasione della conferenza stampa in Malesia. La speranza del campione della Ducati è quella di emulare quanto da lui fatto un anno fa sulla pista di Sepang, quando il torinese sigillò il suo primo successo nella Classe regina. Questo weekend, in ogni caso, il pilota 26.enne non potrà già riuscire a scrivere un lieto fine. Sono infatti troppo pochi i punti di vantaggio che ha accumulato sul suo diretto avversario. Una doppia vittoria nella gara Sprint e nella corsa principale di domenica, tuttavia, gli permetterebbe di mettere saldamente una mano su un clamoroso bis. Ma qualora non arrivasse? Per Pecco ci sarebbe ben poco da piangersi addosso. «Non credo che sarebbe un fallimento se perdessimo il Mondiale. Ciò detto, sarebbe sicuramente fantastico vincere. Non ricordo infatti molti nomi che hanno conquistato il titolo per due anni di fila. Sarebbe dunque favoloso. Noi in ogni caso continuiamo a lavoriamo duramente, dando sempre il massimo».

A caccia della rivincita

Jorge Martín, dal canto suo, non resterà certo nel paddock a bere Sangria guardando Bagnaia lottare per un secondo titolo. Lo spagnolo della Ducati Pramac, d’altronde, ha già dovuto ingoiare un boccone decisamente amaro lo scorso anno sulla pista della Malesia, quando si vide scivolare via dalle mani la vittoria mentre conduceva le danze davanti a tutti con un vantaggio di ben 1,5 secondi sul suo primo inseguitore. Oggi però le cose sono diverse. Il 25.enne madrileno si presenta in tutt’altra forma e con tutt’altra grinta. «Però quel successo di 365 giorni fa mi manca - ha tenuto a precisare Martín in Malesia -. Due o tre giri in più forse mi sarebbero bastati per assestarmi, ma poi sono caduto. Per fortuna mi sembra che ora il nuovo asfalto sia migliore». La strategia che proverà ad attuare lo spagnolo della Ducati, va da sé, sarà sulla falsa riga di quelle che gli hanno permesso portare a casa così tanti punti questa stagione: partire forte e lasciare la polvere agli avversari. «Mi piace stare in testa alle gare, perché sento di avere fiducia anche a girare con la pista sgombra - conferma Jorge -. Sul piano mentale è più facile seguire chi è davanti, ma in termini di strategia, se poi ti trovi in lotta, diventa tutto più complicato. Meglio fare corsa a sé».

Il programma

A Sepang bisognerà tenere d’occhio l’orologio, dato che rispetto al nostro fuso orario in Malesia siamo indietro di 7 ore. Nella notte andranno in scena le qualifiche della MotoGP, previste per le 3.45, mentre la gara Sprint partirà alle 7.55 di domani. La corsa principale è invece fissata per le otto del mattino di domenica.