Protezione al collo, dopo il dramma di Johnson nessun obbligo per i professionisti svizzeri

Il tragico destino dello statunitense Adam Johnson, morto dopo che il pattino di un avversario gli ha reciso la gola durante una partita del campionato inglese, ha toccato profondamente il mondo dell'hockey su ghiaccio. E ha portato alla richiesta di maggiore sicurezza. A partire dal 1. gennaio, la protezione del collo diventerà obbligatoria per i giocatori della DEL, il campionato tedesco. Per ora la Svizzera non segue la stessa strada, affidandosi alla responsabilità individuale dei giocatori nei campionati professionistici. A livello giovanile, invece, la protezione è già obbligatoria anche nel nostro Paese.
Denis Vaucher, CEO della National League, ha spiegato a Keystone-ATS Sport che un obbligo non è attualmente in discussione: «Ci appelliamo alla responsabilità individuale dei giocatori. Alcuni di loro indossano già tali protezioni per aumentare la loro sicurezza, ecco perché una regolamentazione in tal senso non è necessaria»
Se i dirigenti dei club o l'associazione dei giocatori preferissero una soluzione globale per la Lega, potrebbero presentare una richiesta. Per quanto riguarda i giocatori, al momento non ci sono piani in tal senso, ha dichiarato al Blick l'ex portiere Jonas Hiller, presidente dell'associazione dei giocatori (SIHPU).
Dall'incidente di Johnson, il numero di giocatori che indossano protezioni per il collo è aumentato notevolmente. Le ordinazioni sono aumentate, e non solo in Svizzera, come ha dichiarato un funzionario della Ochsner Hockey, azienda che equipaggia sette dei quattordici club della National League.