Formula Uno

Quel tombino che rovina la festa del GP di Las Vegas

Inizio da incubo per la tappa più attesa di stagione: dopo pochi minuti della prima sessione di libere, Sainz rovina la sua Ferrari urtando un tombino allentato
Uno sconsolato Carlos Sainz controlla i danni alla sua vettura dopo aver urato un tombino fuoriuscito dal manto stradale. ©Copyright 2023 The Associated Press. All rights reserved
Maddalena Buila
17.11.2023 15:45

Doveva essere l’evento sportivo dell’anno. E invece il GP di Las Vegas si è aperto nel peggiore dei modi. La prima sessione di prove libere - andate in scena nella serata americana e in mattinata svizzera - è stata infatti interrotta dopo appena otto minuti. La causa? Un tombino allentatosi sulla pista che ha provocato danni a diverse monoposto. Già, perché in realtà la pista della capitale del Nevada è semplicemente il manto stradale della Strip. Tecnicamente, un manto stradale che doveva essere stato preparato nel modo più accurato possibile. Ma così apparentemente non è stato. La malcapitata scuderia ad aver pagato i danni peggiori del sollevamento del tombino, manco a dirlo, è la Ferrari. Nello specifico, quella di Carlos Sainz.

Sfortuna Ferrari

Poco prima dell’arrivo dello spagnolo, sopraggiungeva Fernando Alonso, che, accorgendosi di qualcosa che spuntava dall’asfalto, ha attivato i suoi riflessi fulminei per evitarlo. Il pilota della Rossa, che lo seguiva a tutta birra dato che l’incidente si è verificato su uno dei rettilinei del tracciato, non ha invece avuto il tempo di schivare l’oggetto. Impressionanti le immagini che hanno ripreso Sainz passare sopra il tombino alzando un enorme fascio di scintille dal fondo della sua automobile. La Ferrari dello spagnolo, evidentemente, ha dovuto essere rimessa totalmente a nuovo, sostituendo diverse parti del motore. Intervento che prevede una penalità. Sanzione che per Sainz ha fatto rima con 10 posizioni in meno sulla linea di partenza per la gara più attesa dell’anno. Vero, Carlos di colpa ne ha ben poca, così come sfortunata è stata pure la Rossa, ma il regolamento della FIA parla chiaro e non prevede clausole a caratteri minuscoli. Qualunque sia la causa, se si sostituisce il motore della propria auto si va incontro a una penalità.

E adesso?

E le conseguenze per il GP più glamour della stagione? Beh, la più lampante - e forse anche quella che maggiormente peserà per gli organizzatori del super evento - è la figuraccia rimediata. Sono già moltissime, infatti, le critiche giunte nei confronti del Gran Premio di Las Vegas, a cui si rimprovera di essere stato pensato soltanto per generare incassi stratosferici, badando poco alla sicurezza dei piloti. Alla gaffe si aggiungono poi tutti i lavori che hanno dovuti essere fatti in fretta e furia per controllare tutti gli altri tombini presenti in pista, per evitare che il problema si possa clamorosamente ripetere. Dulcis in fundo, l’irritazione dei fan. FP1 annullate dopo dieci minuti e FP2 ritardate di due ore e mezza non hanno infatti generato molta felicità tra i seguaci della F1. I più arrabbiati, va da sé, i tifosi presenti sul posto, alterati nel vedersi cacciare dal circuito dopo appena qualche minuto di spettacolo. La F1 ha cercato di rimediare come ha potuto, emanando un comunicato dicendo che «tutti i biglietti, i cibi e le bevande e le opzioni di intrattenimento continueranno a essere rispettati», aggiungendo che «rimaniamo concentrati nel fornire ai nostri clienti una grande esperienza».

Le aspettative su questo Gran Premio rimangono comunque altissime, così come i chilometri da percorrere sono ancora molti. Ma certo è che Las Vegas non poteva inaugurare il suo ritorno sul palcoscenico del Circus in modo peggiore. E tutto per colpa di un tombino…

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