Sci alpino

La gioia di Marco Odermatt: «È stata una gara da sogno»

L'elvetico, medaglia d'oro nel super-G iridato di Saalbach, non nasconde la propria soddisfazione: «È stata forse la mia miglior prova nella disciplina»
© JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Red. Online
07.02.2025 14:05

Marco Odermatt, dunque, ha vinto il super-G ai Campionati del Mondo di Saalbach. Oro, già. Il fenomeno rossocrociato, semplicemente, è stato protagonista di una gara perfetta. Nulla hanno potuto l'austriaco Raphael Haaser, cui «Odi» ha rifilato un secondo secco, e il norvegese Adrian Sejersted (1''15). Odermatt, 27 anni, può dunque celebrare il terzo titolo mondiale della sua carriera. E può farlo, oseremmo dire, in grande stile. Il successo odierno, infatti, mai è stato in discussione. Nessuno si è avvicinato al tempo registrato dal campionissimo. Il quale, dal canto suo, brinda a un successo che mancava nel suo palmarès: nei precedenti Mondiali, datati 2023, aveva vinto ma in gigante e in discesa.

«È stata davvero una corsa da sogno» ha commentato, a caldo, Odermatt. «Forse è stata la migliore prova della mia carriera in super-G» ha aggiunto il vincitore, spiegando di non essersi sentito per nulla intimorito o nervoso al cancelletto di partenza. La vittoria, dicevamo, non è mai stata in discussione: gli altri concorrenti non si sono nemmeno avvicinati al nidvaldese. «Dalla terza porta – ha aggiunto – ho capito che avrei potuto sciare come volevo. E quando ti senti così, sai che puoi attaccare. Sapevo, al traguardo, di aver disputato una prova perfetta. E che per gli altri sarebbe stato difficile battermi». Quanto al successo in super-G, che si aggiunge ai titoli del 2023 in gigante e discesa, Odermatt è in buona compagnia: ha raggiunto mostri sacri come Pirmin Zurbriggen, Bode Miller e Hermann Maier: «È un altro sogno che si realizza». Detto ciò, il campione si è detto meno emozionato rispetto ai Mondiali di due anni fa, a Courchevel: «Allora fu speciale perché erano le mie prime medaglie iridate. Ma anche oggi, devo dire, ho vissuto momenti belli. Incredibilmente belli».

Se è giusto, anzi sacrosanto tessere le lodi di Odermatt, non si può fare o dire altrettanto del resto della squadra rossocrociata. Alexis Monney è stato eliminato per aver saltato una porta. Peccato, perché in base ai suoi tempi parziali il friburghese sembrava avere un potenziale da podio. D'altro canto, sia il grigionese Stefan Rogentin (9. a 1''68) sia il bernese Franjo von Allmen (12. a 2''05) sono usciti con le ossa rotte, metaforicamente parlando s'intende, dalla pista austriaca. I tre elvetici proveranno a rifarsi nella discesa di domenica, dove il netto favorito sarà – probabilmente – Marco Odermatt. Logico, no?