Il fenomeno

Ma quanto sei forte, Marco Odermatt?

L'elvetico ha dominato la discesa mondiale di Courchevel e, ora, può tranquillamente accomodarsi al tavolo di grandissimi come Bernhard Russi e Pirmin Zurbriggen
© KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Red. Online
12.02.2023 13:15

Sì, Marco Odermatt è campione del mondo di discesa. Evvai. A Courchevel, l'elvetico (25 anni) ha battuto Aleksander Aamodt Kilde di 48 centesimi e il canadese Cameron Alexander di 89 centesimi. Un trionfo, a maggior ragione dopo le pressioni e la rabbia accumulate in SuperG. «Mi sentivo bene, ma 

Sì, lo ribadiamo, il re della discesa è Marco Odermatt. Semplicemente, è il miglior sciatore del mondo: è stato protagonista di una prova eccezionale. Quasi un monito dedicato a chi dubitava di lui. «È fantastico, non ho ancora trovato le parole. Mi sto godendo ogni secondo», ha affermato dopo la gara.

Dopo la delusione per il quarto posto nel Super-G, il nidwaldese aveva spiegato e ribadito, con forza, che sarebbe andato a caccia della prima medaglia mondiale. Beh, ha mantenuto la parola. Il leader della Coppa del Mondo è stato brillante da cima a fondo e, appunto, è stato autore di una prova pressoché perfetta. Ha eseguito curve pazzesche, usando gli sci come nessun altro. Sì, il campione olimpico di gigante ha dominato la gara. Diventando il dodicesimo sciatore svizzero a poter vantare la corona di campione del mondo.

«Odi» si aggiunge infatti a personaggi come Bernhard Russi, Pirmin Zurbriggen, Peter Müller, Franz Heinzer, Patrick Küng e Beat Feuz, quest'ultimo ritiratosi dopo Kitzbühel. Dopo un inizio di Mondiali al di sotto delle aspettative, Swiss-Ski può guardare al primo fine settimana di gare con soddisfazione. È la prima volta dal 1987 che la Svizzera vince entrambi i titoli mondiali nella discesa, mentre l'anno scorso Corinne Suter e Beat Feuz avevano vinto entrambi i titoli olimpici. Successi su successi, insomma.

E pensare che Odermatt, prima di oggi, non aveva mai provato la gioia di una vittoria nella disciplina regina in Coppa del Mondo. Quasi sempre battuto da Aleksander Aamodt Kilde, il fenomeno rossocrociato ha scelto il giorno migliore per prendersi la rivincita e correggere questa anomalia. Dietro il Federer della neve, ad ogni modo, troviamo proprio il norvegese. Dopo aver mancato l'oro per un centesimo nel Super-G, «AAK» si è dovuto inchinare allo strapotere dell'avversario e, diciamo, ammettere la sconfitta. D'altra parte, di fronte aveva un alieno che lo ha battuto di 48 centesimi. Il canadese Cameron Alexander, a sorpresa ma nemmeno troppo, ha completato il podio a 89 centesimi.

La Svizzera, in questo weekend di gloria cominciato con l'oro di Flury fra le donne, può godersi pure le prestazioni di Justin Murisier e Niels Hintermann: hanno chiuso la prova a pari merito al 12. posto, a 1'23'' dall'amico e connazionale. Il podio, in fondo, non era lontano, ad appena 34 centesimi. Alla sua prima apparizione ai Campionati del Mondo, Alexis Monney, il quarto svizzero in gara, è finito lontano dai migliori. Anzi, dal migliore: Marco Odermatt.

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