Sci alpino

Marco Odermatt pigliatutto: «Spesso, ci si dimentica che cosa significhi vincere la Coppa del Mondo»

Con la tripletta odierna di Hafjell la squadra maschile ha stabilito un nuovo record, mettendo assieme 40 presenze sul podio – Così «Odi»: «Dopo due gare, questa stagione, avevo zero punti...»
©Gabriele Facciotti
Red. Online
15.03.2025 16:00

Un record. La squadra maschile svizzera, con la storica tripletta di Hafjell in Norvegia, ha messo assieme qualcosa come 40 presenze sul podio. Impressionante, a maggior ragione se consideriamo che la stagione non è finita e che, dunque, alla tripletta firmata da Loïc Meillard, Marco Odermatt e Thomas Tumler potrebbero seguire altri trionfi. Lo sci elvetico, indubbiamente, sta vivendo un periodo florido e felice, grazie in particolare ai maschi. Detto che Odermatt, nel frattempo, si è assicurato la coppetta di gigante e, soprattutto, la generale di Coppa del Mondo, siamo a quattro di fila per «Odi», la tripletta scandinava ha permesso alla Svizzera di passare da 37 a 40 presenze sul podio. Un record, appunto. Il precedente primato, con 38 presenze, resisteva dalla stagione 1984-85, in piena era Zurbriggen.

Le triplette, d'altro canto, stanno diventando la cifra stilistica degli elvetici: «È successo molte volte nelle gare di velocità, ho vissuto un podio tutto rossocrociato nella combinata a squadre ai Mondiali di Saalbach e, ora, siamo stati protagonisti di questo tris in gigante» ha spiegato un raggiante Meillard ai microfoni di SRF. «Ci eravamo comportati molto bene anche nelle passate stagioni e credo che questa cosa abbia spinto i giovani a migliorarsi. Il che, a sua volta, ha richiesto ulteriori sforzi da parte di noi sciatori più anziani. Riassumendo, tutti assieme abbiamo raggiunto un nuovo livello. Non era scontato». 

Secondo ad appena 14 centesimi dal vincitore, Odermatt a fine gara ha sfoderato il sorriso dei giorni migliori. Logico, considerando che si è assicurato coppetta di gigante e globo di cristallo: «La stagione è lunga e, ora che siamo arrivati quasi alla fine, stava diventando più difficile trovare e creare la tensione necessaria. Da un punto di vista svizzero, questa giornata è stata semplicemente perfetta». Odermatt ha vinto la generale di Coppa del Mondo con un anticipo di cinque gare. Eppure, ha detto, il suo cammino non è stato tutto rose e fiori: «Se vuoi vincere, devi mettere assieme risultati e, soprattutto, non commettere gli errori che ho commesso io a inizio stagione, quando mi sono ritrovato con zero punti dopo due gare. Il che, di solito, è penalizzante. Il fatto che sia riuscito a vincere la generale, in questo modo e dopo aver vinto in maniera più netta le prime tre Coppe del Mondo, è significativo». 

Di qui la conclusione: «Spesso, ci si dimentica che cosa significhi vincere la Coppa del Mondo. È già difficile imporsi in una sola disciplina, figuriamoci nella generale. Salire sul podio con Thomas Tumler, per me, è un sogno che si avvera».