La giornata

Senza Shaqiri e senza Steffen

Le sostituzioni di Xherdan e Renato, hanno rispettivamente cambiato le sorti degli ultimi match di Basilea e Lugano
Massimo Solari
24.02.2025 06:00

Fabio Celestini si è scottato e, a margine della sfida pareggiata con il San Gallo, ha dovuto rendere conto della sua scelta. Già, perché sabato sera il tecnico del Basilea ha tolto dal campo Xherdan Shaqiri - sin lì migliore dei suoi - al 73’ e in doppio vantaggio. Risultato? Clamorosa rimonta dell’avversario e 2-2 finale. Ahia. Don Fabio, va da sé, non ha preso benissimo gli inevitabili interrogativi sulla questione giunti da stampa e tv. Il tutto, ed è ciò che più conta, con i renani che hanno perso l’occasione di tornare in vetta alla Super League. Che la presenza di «XS» costituisse un fattore determinante ai fini dei risultati del Basilea e - di riflesso - nella serratissima lotta per il titolo non è sicuramente una novità. Variabili del genere, con un alto grado d’infiammabilità, vanno e andranno però maneggiate con la massima cura. L’enorme personalità dell’ex fantasista rossocrociato, che sin qui ha fatto le fortune del club e di Celestini, potrebbe finire col destabilizzare uno spogliatoio comunque giovane, ma - a questo punto - obbligato a vincere quanto i concorrenti più ambiziosi.

Fra questi ultimi, naturalmente, c’è il Lugano di Mattia Croci-Torti. Pure il tecnico ticinese, ieri, ha tolto dal terreno di gioco il suo leader maximo, Renato Steffen, al 78’. Con la partita del Wankdorf in pieno controllo e un punto, tutto sommato, quale ottimo affare in prospettiva. Pure qui, è cambiato il finale di una storia che sembrava già scritta. A differenza di Celestini, tuttavia, il Crus Steffen nemmeno avrebbe dovuto schierarlo dal 1’. A scombussolare i piani dell’allenatore bianconero è stato l’infortunio di Mattia Bottani. Non solo. La rete di Hadjam, oggettivamente, ha poco a che vedere con la sostituzione di Renatone. «Ad ogni modo, gestisco Steffen da tre anni e so esattamente in che misura riesce a mantenere alta l’attenzione del gruppo e dell’avversario» indica il Crus. Già. E un Lugano attento sino al triplice fischio finale, oggi, avrebbe 43 punti.

In questo articolo: