«Sì allo stemma della Svizzera sui capi delle squadre sportive nazionali»

Per ragioni emotive e di identificazione col Paese, le squadre sportive nazionali - come quella di disco su ghiaccio - dovrebbero poter indossare capi con lo stemma della Svizzera - protetto per legge - e non solo con la semplice croce bianca. È l'opinione della Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N).
Con 9 voti contro 4 e 2 astensioni ha deciso di raccomandare alla sua Camera di accogliere una mozione in questo senso del "senatore" Damian Müller (PLR/LU) già adottata a giugno dal Consiglio degli Stati e di incaricare il Consiglio federale di preparare una proposta di legge.
L'origine della mozione, ricorda Müller nel suo atto parlamentare, è da ricondurre alla polemica che ha investito la squadra nazionale di hockey, presentatasi ai recenti mondiali svoltisi a Praga con una maglia ufficiale sulla quale faceva bella mostra di sé il noto scudo rossocrociato, ossia lo stemma ufficiale della Confederazione.
In una nota odierna, la CSEC-N precisa di essersi documentata sulle discussioni condotte tra l'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) e la Lega svizzera di hockey su ghiaccio, come pure sulle eccezioni attualmente già previste nella legge.
La Commissione ritiene che le squadre nazionali rappresentino il nostro Paese e che l'uso dello stemma della Confederazione Svizzera in aggiunta alla bandiera elvetica non costituisca un problema dal punto di vista della certezza del diritto.