Verso il 2026

Svizzera: chi rilancia, chi aspettiamo e chi saluta

La selezione rossocrociata è destinata a cambiare volto, difesa in primis – Servono pure un nuovo Freuler e il vice Embolo
© KEYSTONE/PETER KLAUNZER
Massimo Solari
07.07.2024 22:32

La Svizzera, dunque, ha guardato la storia dritta negli occhi. L’ha convinta a concedersi. Al momento di concludere, tuttavia, ha abbassato imperdonabilmente lo sguardo. Già, proprio come Manuel Akanji, inconsolabile nel cerchio di centrocampo al termine della serie di rigori persa contro l’Inghilterra. La Nazionale, in ogni caso, potrà continuare a contare sull’eccezionale spessore del 28.enne difensore del Manchester City. Altri profili, per contro, sono destinati a fare un passo indietro. Niente Mondiale 2026, insomma, a patto ovviamente di meritarci uno dei 48 inviti. Ecco quali sono le nostre prospettive.

I portieri

L’avvicendamento tra Yann Sommer e (35 anni) Gregor Kobel (26) è vicino. Vicinissimo, anzi. L’estremo difensore dell’Inter ha vissuto un Europeo anonimo e, dopo un onorato servizio, non vi sono logiche ragioni per non lasciare spazio al numero uno del Borussia Dortmund, recente finalista in Champions League.

I difensori

La retroguardia è il settore che forse inquieta di più. Tolto Akanji, colonna portante anche per il futuro, la catena sin qui completata da Fabian Schär (32) e Ricardo Rodriguez (31) andrà ripensata. Nico Elvedi (28) dispone dei margini e dell’esperienza per riscalare le gerarchie. Ma poi? A chi affidarsi? A quali laterali, per esempio? A Silvan Widmer (31) non si può chiedere di più, così come Michel Aebischer (27) non vorrà essere riciclato per sempre sull’out di sinistra. Stergiou, Zesiger, Omeragic, Amenda, Hajdari e Okoh i vari giovani chiamati a un salto di qualità.

I centrocampisti

Granit Xhaka, classe 1992, rimarrà capitano e punto di riferimento anche in ottica 2026. Dopo tutto Toni Kroos ha vissuto un ultimo grande torneo da protagonista a 34 anni. Attorno al centrocampista del Bayer Leverkusen e alla sua mentalità vincente qualcosa è però destinato a mutare. Difficilmente Remo Freuler (32) riuscirà a garantire il rendimento e i chilometri di Euro 2024. È ancora possibile aspettare Denis Zakaria (27), ci mancherebbe, ma le quotazioni del citato Aebischer sono decisamente al rialzo. Vincent Sierro (28), capitano al Tolosa, può progredire ancora, e ancora di più può accadere con Fabian Rieder (22) allo Stoccarda. Il trasferimento al Bruges dovrebbe per contro costituire il definitivo trampolino di lancio per la grande promessa Ardon Jashari (21).

Attaccanti

Breel Embolo (27) ha imparato a fare reparto da solo. A essere un vero numero 9. E però urge trovare un piano B affidabile. Per Kwadwo Duah (27) il difficile arriva ora, Joël Monteiro (24) è tutto da scoprire. Zeki Amdouni (23), da parte sua, ha un talento pazzesco al quale non si è ancora riusciti a dare una chiara dimensione e posizione. Beh, per lui c’è tempo. E pure per l’umorale Noah Okafor (24).

Il conto alla rovescia, verso il crepuscolo sportivo, è invece iniziato per i 32.enni Xherdan Shaqiri, Steven Zuber e Renato Steffen. Sugli esterni comunque l’Europeo ci ha regalato la risposta più importante. Dan Ndoye (23) ha impressionato e si candida a gioiello rossocrociato del futuro. Non possiamo per contro permetterci che Ruben Vargas (25) rimanga fermo all’Augsburg.

In questo articolo: