Calcio

«Tami ha ragione, vogliamo scrivere la storia»

Alla vigilia della sfida contro il Camerun, il ct della Nazionale Murat Yakin conferma le grandi ambizioni rossocrociate: «Alleno una delle selezioni più forti di sempre»
Il ct Murat Yakin. © KEYSTONE / LAURENT GILLIERON
Massimo Solari
23.11.2022 17:00

Ci siamo. Domani, alle 13 di Doha, le 11 svizzere, tocca finalmente alla Nazionale rossocrociata. All'Al Janoub Stadium, prima curva del girone G, ci attende il Camerun. E, se lo augurano tutti, l'inizio di un lungo cammino. Alla vigilia della sfida - nella pancia del National Convention Center - hanno preso la parola il ct Murat Yakin e Granit Xhaka. Sensazioni, emozioni, aspettative. E un obiettivo: «Le parole di Pierluigi Tami? Il nostro direttore ha ragione: vogliamo scrivere la storia» ha confermato l'allenatore rossocrociato. Al suo fianco, il capitano, ha mostrato grande sicurezza: «Ma non mi spingerò ad affermare se siamo più forti di quattro anni fa. Diversi giocatori sono cambiati, così come lo staff tecnico: bisogna rispettarli. Questa squadra è più giovane. Più affamata? Forse, non saprei. Già a Euro 2020 abbiamo però dimostrato dove possiamo spingerci».

Sia il commissario tecnico, sia il leader della selezione, si sono detti pronti all'esordio. «Vogliamo iniziare bene, conquistare i primi 3 punti. Sì, prendiamo una partita alla volta, con grande fiducia nei nostri mezzi» ha sottolineato Xhaka. Reduce da una prima parte di stagione spettacolare, il centrocampista dovrà prendere per mano i compagni: «Affronto il torneo con grande consapevolezza, per la prima volta nel ruolo di capitano: in carriera ho dovuto gestire la pressione in diversi frangenti, non temo quindi di guidare questa giovane Svizzera».

Anche lui avrebbe voluto scendere in campo con la fascia «OneLove», ma sul tema ha preferito tagliare corto. «La mano sulla bocca dei giocatori tedeschi? Non ho visto. E, onestamente, non m'interessano i gesti delle altre squadre. Dobbiamo accettare la linea della FIFA. E, soprattutto, vogliamo concentrarci sul calcio». Yann Sommer, ha assicurato l'allenatore elvetico, sta bene. «E per Breel Embolo sarà speciale, certo» ha aggiunto Xhaka. Il Camerun, hanno affermato all'unisono, non va però sottovalutato. «Se sono al Mondiale c'è una ragione» ha indicato il capitano svizzero. «Brasile-Serbia? Non è la nostra priorità. Ora, puntiamo solo ai primi tre punti» ha concluso.

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