«Ora vedo molto più vicine le qualificazioni in Australia»
Periodo felice per Susan Bandecchi, reduce dal suo terzo successo in stagione sul circuito ITF. Sullo slancio degli ottimi risultati ottenuti, la tennista ticinese guarda ora con più fiducia alla possibilità di guadagnarsi un posto per le qualificazioni al prossimo Open d’Australia.
Sei reduce da una striscia di 10 vittorie di fila. E, in pratica, hai vinto 15 delle ultime 16 partite. Stai insomma attraversando un momento particolarmente positivo. Come lo spieghi?
«Intanto posso dire che mi sento bene sul piano fisico e che ho lasciato alle spalle un periodo poco fortunato. La frattura da stress del luglio 2022 mi aveva sicuramente condizionata. Poi non è stato facile ritrovare competitività. Il mio ultimo successo in un torneo ITF risaliva alla fine di novembre del 2021 ad Ortisei».
Ed ecco ora tre titoli nello spazio di poche settimane. Il tuo stato d’animo è alle stelle.
«Poco più di un mese fa mi ero imposta in un torneo da 25.000 dollari a Baza, vicino a Granada. Poi mi sono ripetuta in Inghilterra, in una località difficile da pronunciare, a Loughborough, dove ero comunque la testa di serie numero 1. All’inizio della scorsa settimana ero partita per la Germania, ad Ismaning, piuttosto stanca e senza dei veri obiettivi. Ero comunque concentrata. Diciamo che una volta ancora sono arrivata in fondo e ho potuto festeggiare».
Questo, oltretutto, era un torneo da 75.000 dollari ...
«Effettivamente in tutta la mia carriera, almeno fin qui, non mi era ancora capitato di aggiudicarmi una prova con un montepremi così importante. Sono fiera di me e sono anche contenta per il mio allenatore, Andrea Turco, che non era venuto in Spagna, ma che ha potuto seguirmi da vicino in Gran Bretagna e in Germania. Mi ha fatto i complimenti per come ho saputo gestire la pressione e questo è per me un motivo di orgoglio. I quattro anni di lavoro con Turco stanno dando buoni frutti».
Nell’ultima finale, contro l’ucraina Daria Snigur (WTA 158) hai davvero mostrato un carattere forte.
«Avevo di fronte un’avversaria che nelle precedenti sfide mi aveva sempre battuto. Le premesse non erano favorevoli. Lei ha anche avuto a disposizione un match-ball, che però non è riuscita a concretizzare. Così alla fine l’ho sputata io con il risultato di 6-7 (8/10) 6-2 7-5».
Grazie alle tre vittorie delle ultime settimane hai guadagnato una sessantina di posti nel ranking della WTA.
«Vero. Ho fatto un bel balzo avanti: ero numero 276 ed ora mi ritrovo al 218.esimo posto della classifica mondiale. So di avere un buon margine di progresso. Nel marzo del 2022, prima di infortunarmi, ero arrivata alla 164.esima posizione. Il mio obiettivo, naturalmente. è quello di risalire ancora, ma dovrò farlo a tappe».
Dopo la vittoria in Inghilterra pensavi di disputare ancora qualche torneo da qui a dicembre. Il tuo programma resta invariato?
«Intanto ho fatto un ulteriore passo avanti per guadagnarmi un posto nelle qualificazioni del prossimo Open d’Australia. Con tutta probabilità, dal 18 novembre andrò a giocare un torneo in Portogallo con la speranza di assicurarmi la certezza di poter affrontare la trasferta agli antipodi poco prima di Natale».
Nel prossimo weekend la Svizzera ospiterà la Serbia nella Billy Jean King Cup. Ti dispiace non esserci?
«Lavorerò duro per poter far parte del team nella prossima stagione. Intanto auguro alla squadra, tutto il bene possibile. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto i complimenti da parte del capitano Heinz Günthardt. Già questa è una buona ragione per essere soddisfatta».