Tennis

Per Alcaraz e Djokovic sarà una vera rivincita

Il serbo sconfigge Musetti in tre set e si guadagna la finale con Carlos Alcaraz – Lo spagnolo, campione in carica, insegue il suo quarto successo nelle prove del Grande Slam
Novak Djokovic giocherà la sua decima finale a Wimbledon e sogna l’ottavo titolo per emulare Roger Federer. ©EPA/Tolga Akmen
Red. Sport
13.07.2024 06:00

Come lo scorso anno, la finale di Wimbledon vedrà di fronte (domani alle 15.00) Carlos Alcaraz (n. 3) e Novak Djokovic (n. 2). Il serbo ha raggiunto il detentore del titolo battendo Lorenzo Musetti per 6-4 7-6 (7/2) 6-4. Cifre altisonanti per il 37.enne campione serbo: giocherà infatti la sua 139. finale sul circuito maggiore - ma la prima in un anno finora complicato per lui -, il suo 37. Grande Slam e il decimo sull’erba londinese. Punta chiaramente all’ottavo titolo di Wimbledon, che gli permetterebbe di eguagliare il record dell’ex maestro Roger Federer. «Nole», che non sembra soffrire più per il ginocchio destro operato di recente, sarà comunque sotto pressione domani. Le occasioni per spazzare via l’australiana Margaret Court e diventare l’unico detentore del record di titoli del Grande Slam (24 finora) sono destinate a diventare sempre più rare. Contro Musetti, Novak ha disputato un match solido, senza però davvero incantare. L’azzurro (ATP 25), che giocava la sua prima semifinale di un Grande Slam, gli ha reso la vita abbastanza difficile giocando senza complessi. Ha subito il break nel secondo set prima di condurre per 3-1. Ma Djokovic come spesso accade, ha fatto la differenza nei momenti decisivi. Ha ad esempio chiuso il primo set con un break dopo aver sprecato due set point sul suo servizio sul 5-3. E dopo aver dominato nel tie-break della seconda frazione, ha reso il tutto ancora più enfatico con un break point all’inizio del terzo set. «Sono felice di poter nuovamente disputare una finale su questo campo. Ho davanti a me un giorno per recuperare energie ed per arrivare pronto alla sfida con Alcaraz», ha detto Novak.

Lo spagnolo ci riprova

Lo spagnolo ci tiene a ripetersi ed è ancora in corsa per realizzare una rara doppietta (Roland Garros/Wimbledon) nello stesso anno. Solo cinque giocatori, tutti leggendari, hanno realizzato questa impresa dall’inizio dell’era Open (1968): si tratta di Rod Laver (1969), Björn Borg (1978-1980), Rafael Nadal (2008, 2010), Roger Federer (2009) e Novak Djokovic (2021). Non sempre convincente dall’inizio di questa quindicina, Alcaraz non ha giocato una partita veramente perfetta nemmeno ieri. Si è infatti trovato in grande difficoltà nel primo set, dove Daniil Medvedev ha dominato nel tie-break dopo aver perso la prima occasione di chiudere sul 5-3 sul suo servizio. L’iberico è riuscito comunque ad alzare il suo livello di gioco, in particolare sul servizio e ha ritrovato rapidamente la fiducia, centrando il break nel quarto gioco del secondo set. Sempre più aggressivo e proiettato all’attacco, il tennista di Murcia è poi diventato padrone del campo, anche se ha concesso un terzo e ultimo break nel quarto set. Risultato finale: 6-7 1/7 6-3 6-4 6-4.

Con quattro partecipazioni a finali importanti, Alcaraz eguaglia intanto giocatori del calibro di Stan Wawrinka - che ha vinto le sue prime tre finali del Grande Slam - o l’australiano Lleyton Hewitt. Inoltre, insieme al suo connazionale Manuel Santana, è già il numero 2 in Spagna in questa statistica, dietro a Rafael Nadal.

Tra Church Road ed Euro

«È un buon momento per lo sport spagnolo, ma non ho detto che domenica la Spagna vincerà...». Sorridente dopo aver raggiunto l’ultimo atto a Wimbledon, che affronterà da campione uscente, Carlos Alcaraz nell’intervista a caldo ha fatto una battuta riferendosi anche alla finale di Euro 2024 che proprio domani a Berlino vedrà la Spagna affrontare l’Inghilterra, correggendosi poi per evitare di offendere il pubblico di Londra: «Sono contento della mia prestazione - ha detto riguardo al match con Daniil Medvedev -. Lui stava dominando la partita e giocava un ottimo tennis non solo con i suoi servizi. Per me all’inizio è stato difficile, anche perché Daniil ha cercato di tirare fuori tutti i suoi migliori colpi. Poi, però, per mia fortuna sono riuscito a recuperare. In generale penso di avere giocato una buona partita».

Prudente ma ambizioso

Quanto alla finale contro Djokovic, lo spagnolo è stato prudente e al contempo ambizioso: «Cercherò di fare le cose che non ho fatto l’anno scorso e proverò ad essere migliore. Proverò anche quello che è andato bene e cercherò di rendere la giornata bella anche per gli spagnoli». Un anno fa Alcacar aveva superato il serbo (n. 1 al mondo) in tre set. Per l’iberico si tratta della quinta finale Slam della carriera.

Donne, gongolano i bookmaker

E oggi spazio alle donne con una finale che nessuno immaginava di vedere. Soprattutto in campo femminile, i campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club hanno proposto in diverse occasioni finali inaspettate. La sfida tra Jasmine Paolini (n. 7) e la ceca Barbora Krejcikova (n. 31) non l’aveva proprio prevista nessuno. E nessuno si azzarda a dare per certa la vittoria dell’italiana o della ceca. Gongolano i bookmaker inglesi che, grazie alla corsa delle due «underdog» fino alla sfida di oggi, hanno già fatto affari d’oro. Intanto, per questa storica finale del singolare femminile (inizio alle 15.00) in Italia c’è grande attesa. A Bagni di Lucca (città della tennista toscana) e a Forte dei Marmi sono stati allestiti due maxi schermi.