Ticino terra di ciclismo che attira i grandi campioni
«Ticino terra di ciclismo». Questo lo slogan che ha iniziato a circolare nel nostro cantone dopo il Mondiale di Mendrisio del 2009. Un concetto tutt’altro che rimasto su carta. Da 8 anni a questa parte, il Velo Club Monte Tamaro sta aiutando il motto a diventare sempre più concreto. Nel caso servisse una prova, ecco qualche nome che si presenterà al via questo weekend, in occasione dell’ottava edizione della gara di mountain bike Tamaro Trophy, organizzata proprio dal club ticinese. In campo femminile spicca tra tutte Jolanda Neff, campionessa olimpica di Tokyo 2020. A contenderle il successo sul circuito del Monte Ceneri la campionessa del mondo in carica, la britannica Evie Richards, e Loana Lecomte, vincitrice della Coppa del mondo nel 2021. In ambito maschile occhi puntati, e dita incrociate, su Filippo Colombo. Il beniamino di casa andrà in cerca di riscatto dopo un 2021 assai tribolato. A mettergli i bastoni tra le ruote ci penserà il vicecampione olimpico Mathias Flückiger. Un parterre di tutto rispetto, che rende il presidente del Velo Club Monte Tamaro Marzio Cattani, orgoglioso ma non totalmente stupito. «Siamo molto fieri della partecipazione di tutti questi grandi campioni. Allo stesso tempo sappiamo che la nostra gara si è ormai fatta un nome anche a livello internazionale. Questo anche grazie agli Europei 2020 che si erano svolti proprio su questo tracciato. I corridori sanno che è uno dei circuiti più belli della Svizzera. Non siamo quindi troppo stupiti, anche se, in ambito femminile, la soddisfazione è grande nel vedere che al via tutto il podio di Tokyo».
Dopo gli Europei del 2020, il circuito del Monte Ceneri è diventato sempre più prestigioso, richiamando a sé tanti atleti che riconoscono la bellezza del percorso. «I professionisti, già dalle prime pedalate della prima edizione, avevano subito capito che era un tracciato stupendo. Anno dopo anno abbiamo sempre aggiunto un nuovo passaggio all’interno dello spettacolare comparto. Quest’anno sarà una sorpresa per tutti: una parte del percorso sarà fatta al contrario, mentre un’altra non sarà mai stata pedalata da nessuno».
Novità, dunque, tutte da scoprire quelle che attendono i professionisti, ma non solo, delle due ruote. La Tamaro Trophy, infatti, vuole dare spazio anche agli amanti amatoriali della mountain bike e lo farà grazie a dei tracciati disegnati e pensati su misura per loro. «Sono anni che vogliamo aggiungere un’attrazione anche per chi pratica la disciplina a livello amatoriale. Quest’anno siamo riusciti ad organizzare un Velo Gusto: tre percorsi, di varie difficoltà, per pedalare e assaggiare le prelibatezze del Ticino». Le gare a coté delle principali sono state pensate anche perché in Ticino stanno aumentando sempre di più gli interessati alla disciplina della mountain bike. Un incremento dettato anche semplicemente dalle varietà che presenta il nostro territorio rispetto a quello d’Oltralpe, commenta Cattani. «Contrariamente alla Svizzera interna, che comunque offre dei tracciati spettacolari, i nostri sono veramente molto diversificati in un concentrato di spazio. Pensiamo al Monte Bar: le possibilità di discesa per i biker sono molteplici, anche a livello di grado di difficoltà. Inoltre essere la Sonnenstube fa sicuramente la sua parte». Ticino dunque terra di ciclismo, o meglio, Ticino terra di varie discipline di ciclismo. «Quando si parla di questo sport si pensa subito a quello su strada, ma la mountain bike non è da meno, anzi. In questo momento, con l’avvento della pedalata assistita, più persone rispetto al passato riescono a raggiungere delle vette che prima, senza allenamento, sarebbero state per loro impensabili. Questo ha incrementato l’interesse nei confronti di questa disciplina».
Cattani sottolinea ancora una volta l’importanza di una gara come quella di questo fine settimana per le nostre latitudini. «Organizzare questa competizione è motivo di grande vanto, sia per noi che per tutta la regione. Ad oggi siamo a quota 750 iscritti, se arrivassimo a 850 sarebbe un grande successo. Vorrei ringraziare soprattutto i volontari. Dietro ogni manifestazione, anche la più piccola, ci sono loro. Concludo ricordando che abbiamo pensato a tutti: anche a coloro che non gareggiano potranno favorire della fornitissima griglia in funzione per l’intero weekend».