Equitazione

«Tra le stelle a Giubiasco ci sarà Martin Fuchs»

Annunciata la partecipazione dello zurighese, attuale numero 2 al mondo – Fabio Crotta: «Nel concorso una gara sarà valida per le qualificazioni ai Nazionali 2023» - Nei quattro giorni, l’appuntamento al Piano prevede competizioni per tutte le categorie
Sabrina e Fabio Crotta sono pronti ad ospitare il concorso nazionale di Giubiasco dal 22 al 25 settembre. ©CdT/Gabriele Putzu
Raffaele Soldati
14.09.2022 21:00

Una prova d’orgoglio. Due errori negli ultimi ostacoli del Gran Premio di Ascona e la conseguente eliminazione dallo spareggio. Fabio Crotta, in sella a Calgary, si augurava qualcosa di più. E se lo sarebbe anche meritato. Resta il fatto che, terminato un concorso, già si pensa al prossimo. Che oltretutto sarà quello che lui stesso ed i suoi collaboratori proporranno dal 22 al 25 settembre al Piano di Giubiasco. «La macchina organizzativa si è già messa in moto da molto tempo - dice l’olimpionico - . Siamo pronti ad accogliere una quantità di cavalieri e amazzoni provenienti da tutta la Svizzera. Ci saranno competizioni per tutti i livelli, dalle gare grandi a quelle più piccole».

Nella lista dei primattori figurano diversi grossi nomi, a incominciare da Martin Fuchs, numero 2 delle classifiche mondiali. «Martin è un amico. D’altra parte, il nostro rapporto con la famiglia Fuchs, è iniziato tanti anni fa e perdura. Mi fa un enorme piacere pensare che Martin, da poco arrivato dal Canada insieme ad altri colleghi - la squadra rossocrociata aveva tra l’altro chiuso al secondo posto nel Nazioni dietro alla Svezia - abbia deciso di venire a trovarci in Ticino. Giubiasco sarà per lo zurighese una sorta di test in vista della finale della Superlega che disputerà a fine settembre a Barcellona».

Un segno di amicizia

Al di là di questa considerazione, Crotta considera la presenza di Martin un segno di amicizia e stima. «Certo - ribadisce - ma non solo. Credo che la sua decisione di venire a Giubiasco, come quella di altri colleghi di spicco come Pius Schwizer e Nicklaus Schurtenberger, sottolinei anche l’alta considerazione di questi grandi cavalieri rossocrociati per il nostro appuntamento. Tra l’altro quest’anno una delle competizioni del giro grosso è valida per la qualificazione ai campionati svizzeri del 2023».

A proposito di campionati nazionali, proprio ad Ascona, nello scorso weekend si è disputata la finale con l’assegnazione del titolo a Bryan Balsiger, che poi ha firmato anche il Gran Premio. «Giù il cappello per il neocastellano. Bryan ha centrato una magnifica doppietta al vecchio aerodromo. Naturalmente, mi sarebbe piaciuto se anche lui avesse deciso di venire la prossima settimana a Giubiasco, ma capisco perfettamente che ogni cavaliere pianifica i suoi impegni con un certo anticipo. Pertanto non potrà esserci. Quelli che verranno comunque si divertiranno e mi piace sottolineare che quest’anno abbiamo una bella novità in particolare per quanto riguarda il nostro rinnovato campo d’allenamento».

A Giubiasco quest’anno, nel corso della stagione, avete proposto quattro o cinque appuntamenti regionali. Quello in programma dal 22 al 25 settembre, sarà però un concorso di un altro calibro. C’è una certa preoccupazione?

La macchina organizzativa

«Quando si organizza. qualcosa a livello nazionale è normale che ci sia un po’ di preoccupazione. Tutto deve funzionare alla perfezione. Accoglieremo oltre 300 cavalli nelle apposite tende. In quattro giorni di gare ci saranno in tutto un migliaio di partenze. Ma al di là di questi numeri, la principale preoccupazione riguarda naturalmente il tempo. Sarebbe fantastico poter approfittare di giornate piene di sole, quel sole di fine settembre che gli svizzeri tedeschi e i romandi spesso ci invidiano».

Ad Ascona Fabio Crotta ha montato Calgary. Sarà ancora lui il prescelto? Diciamo che questo westfaliano di 14 anni mi sta dando grandi soddisfazioni. È uno dei migliori cavalli che ho mai avuto. Prima che arrivasse a Giubiasco era stato montato dal cavaliere spagnolo Manuel Pinto. Tra loro, probabilmente, non c’era quella sintonia, quel feeling che invece avverto io. Con i cavalli spesso si instaurano dei rapporti speciali. Come quello di mia moglie Sabrina con Nino, tornato a gareggiare dopo due delicate operazioni».