Parigi 2024

Tra polemiche e record del mondo: ecco i protagonisti

Tanti i momenti salienti dei Giochi: dal ritorno al vertice di Simone Biles ai quattro ori di Léon Marchand, dai 6,25 m di Armand Duplantis alle discussioni sulla pugile Imane Khelif
© Keystone/David Goldman
Red. Sport
12.08.2024 06:00

Trovare un solo personaggio per la copertina dei Giochi di Parigi sarebbe troppo difficile. Già, sono tanti gli atleti che in queste due settimane ci hanno fatto gioire, emozionare e disperare. E no, anche le polemiche non sono mancate.

Dalla piscina al fiume

Ma partiamo dal beniamino di casa, il nuotatore Léon Marchand. Il 22.enne ha entusiasmato le serate alla Défense Arena e ha conquistato quattro ori battendo quattro record olimpici. Due, peraltro, nella stessa sera, facendo così sembrare i paragoni con Micheal Phelps meno ingombranti. Il nuoto femminile ha invece incoronato, ancora una volta, l’americana Katie Ledecky. La regina dei 1.500 m e 800 m stile libero ha ribadito la sua supremazia ancora una volta, diventando così con 14 medaglie la donna più vincente nella storia dei Giochi al pari della ginnasta sovietica Larissa Latynina.

A far molto discutere sono però state anche altre acque, quelle della Senna. L’inquinamento del fiume parigino ha rovinato i piani degli organizzatori, che però alla fine sono riusciti a far disputare le varie competizioni. Nel triathlon, la transalpina Cassandre Beaugrand e il britannico Alex Yee hanno conquistato l’oro in uno scenario indimenticabile, sul Pont Alexandre III.

Doppiette fatte e mancate

In un altro luogo simbolo della città, davanti alla Tour Eiffel, ha potuto festeggiare Remco Evenepoel. Il belga ha siglato una straordinaria doppietta, vincendo entrambe le competizioni di ciclismo su strada: nessuno ce l’aveva mai fatta prima d’ora.

Una doppietta che, invece, è sfuggita allo sprinter Noah Lyles. L’americano, da sfavorito, ha vinto per pochissimi millesimi i 100 m davanti al giamaicano Kishane Thompson. Ma nei 200 m, questa volta da favorito, si è dovuto accontentare della medaglia di bronzo. Il 27.enne è stato battuto da Letsile Tebogo, che ha regalato il primo oro al Botswana. Ma quella sera, Lyles ha dovuto combattere anche con la COVID, alla quale era risultato positivo poche ore prima dello start. Un destino simile a quello affrontato dall’altista italiano Gianmarco Tamberi che - debilitato da delle coliche renali - non è riuscito a difendere nelle migliori condizioni l’oro di Tokyo. Chissà come sarebbero andate altrimenti le loro gare.

Gli Dei sul trono

Ad aver assaporato la propria rivincita a Parigi è stata Simone Biles. Ammettiamolo: dopo il crollo mentale avuto tre anni fa a Tokyo, abbiamo tifato tutti un po’ per lei. È tornata con un ampio sorriso sul volto e ha incantato giuria e spettatori. Con tre medaglie d’oro (volteggio, concorso completo individuale e gara a squadre) ha confermato il suo status di leggenda della ginnastica. Una menzione d’onore va fatta anche alla brasiliana Rebeca Andrade, che ha avuto il suo momento di gloria nel corpo libero. Con tanto d’inchino ricevuto proprio dalla Biles.

L’oro olimpico era sfuggito finora anche a Novak Djokovic. Al colpo decisivo, il serbo si è accasciato sulla terra del Court Philippe Chatrier in lacrime, e con la mano tremante. Un momento di forti emozioni, che spesso nella sua carriera aveva celato sotto la maschera di «Joker». Ora, nella sua bacheca, non manca davvero più nulla.

Tra i record del mondo che sono stati registrati durante questi Giochi, il più iconico è probabilmente quello di Armand Duplantis. L’astista svedese ha lasciato a bocca aperta i 70 mila dello Stade de France quando, al terzo tentativo, è riuscito a saltare con successo oltre l’asticella fissata a 6 metri e 25 centimetri. Il suo miglior avversario si era fermato a 5,95 m. Ma lui voleva migliorare ulteriormente un record già suo, e ce l’ha fatta. Una volta tornato a terra, è corso a baciare la fidanzata in tribuna, regalando anche ai fotografi uno degli scatti più romantici delle Olimpiadi.

Tra lotta e discussioni

Il caso più polemico è stato invece quello della pugile algerina Imane Khelif, che presentava livelli ormonali naturalmente più alti della media. Dopo aver fatto ritirare l’italiana Angela Carini in soli 46 secondi, molte discussioni sulla sua legittimità a partecipare tra le donne si sono diffuse. Lei non si è fatta influenzare, e ha vinto l’oro nella categoria under 66 kg.

In un’altra disciplina di combattimento, nella lotta greco-romana maschile 130 kg, ha invece dato spettacolo Mijain Lopez. Il lottatore cubano ha vinto la sua quinta medaglia d’oro consecutiva nello stesso evento individuale, stabilendo un nuovo record. Ne arriverà una sesta a Los Angeles 2028? No, perché poi il 42.enne ha lasciato le sue scarpe in mezzo alla pedana, come da tradizione per i lottatori che si ritirano.

La maledizione spezzata

Negli sport di squadra, gli USAhanno ribadito la loro supremazia nel basket. Contro la Serbia in semifinale avevano a lungo rischiato l’eliminazione, ma Steph Curry ha trascinato il Dream Team all’ultimo atto, poi vinto contro la Francia. E se loro, ormai, ai titoli olimpici sono abituati, c’è stata una prima volta per la pallavolo italiana. Le ragazze del coach Velasco hanno rotto proprio ieri la «maledizione olimpica», riuscendo finalmente a portare in Italia un oro in questa disciplina.

E invece, il vostro momento preferito qual è stato?

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