Atletica

Tra record e stelle è stato un Galà scintillante

Festa grande all'ombra dei Castelli di Bellinzona per l'evento che ha proposto il primato nazionale di Audrey Werro sugli 800 m
©Gabriele Putzu
Ambrogio Sala
09.09.2024 23:30

Il Galà non delude le attese, diverte e riscalda il pubblico, come pure gli stessi atleti che si trovano quasi a giocare nel salotto di casa, competente ed entusiasta, senza alcuna pressione che possa compromettere le prestazioni. Certo, siamo anche a fine stagione ed attendersi dei risultati eclatanti sarebbe stato eccessivo, anche se non sono mancate prove di grande spessore.

Vento di vita

In prima serata il vento che ha spazzato il maltempo cambia direzione e diventa favorevole; ecco allora che gli spalti prendono vita e la festa si trasferisce all’interno dello stadio. La curva è gremita, non c’è spazio, non c’è aria: getto del peso e salto in alto presentano il più qualificato parterre del meeting. Gli olimpionici presenti non potevano deludere: Ryan Crouser s’impone con 22m25, mentre Gimbo Tamberi a fine serata con 2m27 esalta gli oltre 6000 spettatori del Comunale.

Nomi altisonanti

Col vento compaiono gli sprinter, nomi altisonanti che promettono spettacolo, su tutti Marcell Jacobs, oro di Tokyo; l’italiano, quinto a Parigi in 9”85, ormai si concede delle passerelle e chiude solo quarto in 10”12, preceduto dall’ottimo Ackeem Blake che con 9”96 si conferma l’unico del lotto sotto la barriera dei 10”.  Anche Simbine con 10”04 resta sopra il suo potenziale. Di pari valore la gara femminile, con la statunitense Tamari Davis che si allunga sin dallo sparo e conclude in 10”97, davanti ad una sempre regolare Mujinga Kambundji, solida in 11”14. La bernese replica il piazzamento anche nei 200 con 22”69. Mujinga è la beniamina del pubblico bellinzonese, ci si spella le mani per lei che non lesina grandi sorrisi. A quando la cittadinanza onoraria?

Esultanza sugli spalti

Ma è un’altra svizzera a far esultare gli spalti. Audrey Werro. Ci aspettavamo un esplosivo 800 femminile  grazie alla presenza di finaliste olimpiche, ma il botto arriva dalla 22enne friborghese, che finalmente dimostra tutto il suo talento con un ultimo 250 metri dirompente, e chiude in 1’57”76, nuovo primato nazionale, due decimi e nove anni dopo Selina Büchel.  L’aspettavamo da due stagioni, che sia di buon auspicio per la prossima annata.

Sul giro di pista interessante il 44”76 dell’americano Bryce Deadmon, con Ricky Petrucciani quarto in 45”90, comunque davanti al rivale Lionel Spitz. Non dello stesso valore, invece, il 51”35 del’irlandese Sharlene Mawdsley, capace di precedere di pochi centesimi le rivali maggiormente accreditate.

La rivelazione Tual

Notevole per contro Gabriel Tual col suo 1’43”98 sugli 800 metri. Il mezzofondista francese, una delle rivelazioni della disciplina, domina gli avversari ed ottiene, per la gioia di Chico Cariboni , che qualcosa sul doppio giro ne capisce, anche il record del meeting.  

Nel giro di pista con ostacoli difficile attendersi di più: Alison Don Santos, bronzo olimpico, è carico di tossine, tanto cheil francese Clement Ducos, emergente nella disciplina, lo precede nettamente con  47”94 dopo una condotta di gara coraggiosa.

Con gli ostacoli comunque molto meglio gli sprinter: tra le donne una sempre solida Jasmine Camacho Quinn primeggia in 12”52, con Ditaj Kambundji terza a 12”82, mentre tra gli uomini  sorprende la vittoria diel francese Sasha Zhoya in 13”22, un centesimo avanti al grande Grant Holloway, che sembra si sia goduto lo spettacolo dei Castelli illuminati.

Con Gimbo Tamberi che corre sotto la tribuna per ringraziare gli organizzatori, si conclude un Galà scintillante. Peccato aspettare fino al 9 giugno del prossimo anno.