Un indizio tra pregi e difetti: «Il gioco deve darci fiducia»
Cinque punti dalla vetta, altrettanti dal fondo della classifica. Lì, nella terra di mezzo dell’hockey elvetico, c’è l’Ambrì Piotta. Al contrario di quanto accaduto la scorsa stagione, quest’anno i biancoblù hanno sperimentato presto sia la vittoria, sia la sconfitta. Entrambe, peraltro, con diverse sfumature. È il caso dello scorso fine settimana, iniziato con un k.o. al termine di una bella prova, e concluso con un successo dopo un match così così. «Forse questi risultati altalenanti non sono poi così male, ci aiutano a rimanere sempre sull’attenti - analizza scherzando Inti Pestoni -. Battute a parte, c’è un fondo di verità in quello che ho detto. Mi spiego meglio:quando tutto va per il verso giusto, inconsciamente può subentrare un certo eccesso di sicurezza nei propri mezzi, che spesso sfocia in un rilassamento. Quando si perde, invece, la concentrazione è al massimo perché si vuole aggiustare ciò che non sta funzionando. Le difficoltà fronteggiate sin qui, insomma, hanno avuto anche dei risvolti positivi. Di certo hanno tenuto alta la tensione».
Efficaci e sterili al tempo stesso
La sintesi dell’Ambrì attuale, per certi versi, è racchiusa nei risultati ottenuti nei primi cinque turni. Un mix di pregi e difetti da far girare la testa. La squadra di Luca Cereda, per dire, sta dominando le statistiche delle situazioni speciali, con un box-play ancora imbattuto e un power-play letale. Nel contempo, tuttavia, Grassi e compagni - a Langnau peraltro privi dell’estro di Spacek, ammalato - faticano a segnare in cinque contro cinque. Tanto che nell’Emmental il coach biancoblù ha persino messo mano ai terzetti d’attacco, nel tentativo di sbloccare la situazione. «È vero, sotto porta stiamo riscontrando delle difficoltà che sinceramente fatico a spiegarmi considerato il numero di occasioni create - ammette Pestoni -. Però, nel complesso, vedo un quadro comunque positivo. E a mio avviso, tutto parte dal gioco. Certo, le situazioni speciali stanno andando benone, dandoci una grossa mano, ma è il gioco nel suo insieme che deve infonderci fiducia. Rispetto all’anno scorso le prestazioni sono migliori. Rimaniamo sempre in partita, non ci facciamo mai dominare. E quando qualcosa va storto, i nostri portieri ci mettono una pezza. Questi sono tutti aspetti molto importanti a mio avviso».
Se il gol non ha nazionalità
In vista di una settimana impegnativa, tuttavia, è verosimile che nei prossimi giorni in casa biancoblù il focus verrà posto sulle già citate difficoltà in fase realizzativa. Con 10 reti su 16 siglate dagli stranieri, all’Ambrì mancano i gol degli svizzeri? «Sicuramente sì - afferma Inti -. Anche se personalmente preferisco valutare questo aspetto linea per linea, piuttosto che in base alla nazionalità. In ogni caso ci chineremo sulla questione. Sicuramente dovremo cercare di vincere più duelli davanti alla porta, e in generale dimostrarci più freddi lì nello slot». Intanto venerdì andrà in scena il primo derby stagionale, preceduto dalla sfida casalinga contro il Losanna. «La vittoria di Langnau ci ha fatto bene, approcciamo la nuova settimana carichi di fiducia, consci che dovremo lottare per ogni punto. Siamo pronti a farlo» chiosa l’attaccante.