La Commissione parlamentare d’inchiesta pubblicherà nei prossimi giorni il suo rapporto sul crollo della banca – Sono state analizzate le responsabilità delle autorità – Non si escludono possibili dimissioni: il mirino è puntato sulla FINMA
Il Credit Suisse era stato condannato in prima istanza, nel giugno 2022, a una multa di due milioni di franchi e al pagamento di un risarcimento di 19 milioni per violazione della responsabilità aziendale in relazione al reato di riciclaggio di denaro qualificato
Lo sostiene il banchiere privato ginevrino Evrard Bordier, che contrariamente a quanto ritenuto da diversi esperti non crede che il processo di consolidamento delle banche debba necessariamente continuare
La presidente di UBS Svizzera Sabine Keller-Busse ha fatto il punto sul processo di fusione con Credit Suisse durante un incontro con investitori e clienti, fornendo anche alcune indicazioni sul futuro delle rispettive succursali: «Chiuderemo i doppioni e terremo le sedi migliori»
Sabine Keller-Busse, responsabile di UBS Svizzera, al termine dell'integrazione resteranno 190 filiali (più o meno lo stesso numero di quelle che la grande banca ha attualmente) – L'obiettivo è tornare a un «giusto» livello di costi
Una valutazione indipendente indica che il valore delle azioni CS era significativamente superiore al prezzo offerto da UBS al momento di rilevare la banca
Per il presidente uscente della BNS, la sfida consiste nel definire un pacchetto completo di misure di riduzione del rischio che permetta alla banca di operare con successo dalla Svizzera
Lo scrive il Financial Times (FT), che dedica un lungo articolo a quello che viene definito uno scontro fra l'istituto guidato da Sergio Ermotti e l'establishment elvetico
UBS è riuscita a rafforzare la propria posizione di mercato in alcuni sottosegmenti, tuttavia i requisiti legali per un intervento da parte della Finma non sono soddisfatti
La fusione delle divisioni elvetiche delle due banche «potrebbe avvenire già il primo luglio 2024», secondo la presidente Sabine Keller-Busse, presidente della direzione generale UBS Svizzera
La prima banca svizzera starebbe perdendo fette di mercato nel segmento degli affari bancari aziendali, dove Credit Suisse era molto attiva - Anche grandi società «blue-chip» come ABB si stanno rivolgendo altrove
L'ampia analisi della crisi di Credit Suisse mostra che l'attuale dispositivo «too big to fail» deve essere ulteriormente sviluppato e rafforzato, al fine di ridurre i rischi per l'economia nazionale, lo Stato e i contribuenti: ne è convinto il Consiglio federale che propone quindi un ampio pacchetto di misure
Lo sostiene Teodoro Cocca, professore di economia all'università di Linz (Austria) e al Swiss Finance Institute (SFI) di Zurigo, secondo cui in confronto a quello che potrebbe succedere a UBS ciò che è accaduto a Credit Suisse (CS) rischia di essere solo una bazzecola
La filiale di CS in via Lavizzari chiuderà e sarà integrata in quella di UBS – A Lugano le due sedi storiche in piazza della Riforma rimarranno entrambe aperte
A indicarlo sono i dati della Workplace Gender Equality Agency che ha analizzato le differenze salariali di genere nelle aziende con più di 100 dipendenti attive nel settore privato australiano – Attenzione però a come viene realizzata la statistica
È l'argomentazione di Antoinette Weibel, professoressa di economia all'Università di San Gallo, che fa inoltre presente come la remunerazione più elevata non attrae necessariamente i migliori leader