Con il cavallo non si scherza

Consigli degli esperti per un giusto approccio all'animale ed evitare incidenti in sella - Un opuscolo della Federazione sport equestri e dell'Ufficio prevenzione infortuni
Maria Grazia Buletti
14.09.2016 15:44

BERNA - Ogni anno, in Svizzera, si verificano quasi ottomila infortuni equestri, alcuni dei quali con esito letale. La causa più frequente è da imputare alla caduta da cavallo. Il numero di incidenti nei quali sono coinvolti cavalieri e cavalli è di poco minore di quelli che avvengono sui campi da sci e superiore agli infortuni su snowboard. Con l'obiettivo di ridurre questo triste primato equestre, l'Ufficio prevenzione incidenti (UPI) e la Federazione svizzera degli sport equestri (FSSE) hanno realizzato un opuscolo informativo che contiene direttive e raccomandazioni utili a un'efficace prevenzione.Cadere da sella è e rimane molto pericoloso per tutti coloro che cavalcano: lo è per il cavaliere o l'amazzone che pratica l'equitazione cosiddetta del tempo libero (nella quale si affrontano passeggiate più o meno impegnative nelle campagne e lungo i sentieri equestri) ed è altresì rischioso per chi esercita la disciplina del cross country o del salto a ostacoli.Gli sport equestri sono una sana e affascinante attività che oggi torna a essere nuovamente popolare per le persone di ogni età, nella quale l'elemento di fascino è incontestabilmente il cavallo. Animale che ha però una natura di preda: i suoi sensi sono sempre all'erta e le sue orecchie (periscopi dei suoi pensieri) sono sempre pronte a captare ogni segnale o cambiamento dell'ambiente circostante. Va da sé che bisogna conoscere molto bene l'animale cavallo e altrettanto magistralmente l'arte della cavalcatura per prevenire il più possibile qualsiasi incidente che potrebbe rivelarsi anche grave, vista la mole e la forza dell'animale stesso.

La prima raccomandazione dell'UPI sta dunque nell'invito ad acquisire gli strumenti giusti per comprendere linguaggio, reazioni e necessità del cavallo, così come pure le giuste tecniche di monta: "L'equitazione non è solo uno sport, ma anche amore per la natura e per gli animali. Il modo migliore per acquisire le conoscenze e l'esperienza necessarie per vivere intensamente queste emozioni è di frequentare un centro ippico o un'associazione con personale competente". Si ribadisce inoltre il concetto di conoscenza e abilità equestre che sta alla base della sicurezza: "Per assaporare completamente la gioia di cavalcare, bisogna sentirsi sicuri con il cavallo sia per terra sia in sella (...); nei centri equestri specializzati non imparerai solo a cavalcare, ma anche a gestire il cavallo, ad accudirlo e a tenere in ordine il materiale". L'UPI va oltre e indica come individuare un competente centro equestre a cui rivolgersi: "Una buona scuderia si riconosce tra l'altro dalla professionalità con la quale tratta gli animali che sono curati e accuditi ad opera d'arte, ed è un luogo dove si usa l'equipaggiamento equestre idoneo".

Il punto più importante è presto detto: in queste strutture troviamo istruttori qualificati e competenti che sanno accompagnare gli aspiranti cavalieri e le aspiranti amazzoni attraverso una formazione di base, al termine della quale la FSSE raccomanda di seguire un corso per il conseguimento del brevetto di cavaliere (info: www.fnch.ch). Solo dopo una formazione di base adeguata si potrà pensare di approfondire una delle specifiche discipline da svolgere insieme al cavallo: dressage, salto a ostacoli, attacchi, endurance, monta americana e altro ancora. Infine, un occhio di riguardo ai bambini: "Nell'avvicinarti a un cavallo che non conosci, non dargli mai da mangiare con le mani e fallo solo col consenso del suo proprietario. Entra nel box solo accompagnato da lui o da un professionista. Evita movimenti bruschi, modera il tono quando ridi, non saltare, non correre, non gridare. Avvicinati al cavallo parlandogli con un tono tranquillo e non avvicinarti mai da dietro per non rischiare di spaventarlo e ricevere un calcio". E ai più grandicelli (ma non guasta un promemoria anche per i cavalieri più esperti) si ricorda: "Per cavalcare sicuri, l'uso del casco è caldamente consigliato e, nei maneggi, assolutamente obbligatorio per le persone che non abbiano compiuto i 18 anni». Tuttavia, anche il resto dell'equipaggiamento deve soddisfare precisi criteri di sicurezza e il casco deve essere «della giusta misura con l'omologazione EN 1384".

L'opuscolo UPI (link) è dunque un prezioso manuale di riflessioni e consigli pratici per rendere il più sicuro possibile l'approccio con quel meraviglioso compagno che è il cavallo. E insegna una fondamentale verità: per godersi il cavallo in tutta sicurezza bisogna coltivare l'umiltà e restare eterno studente.