Il ritratto

A Füllkrug, comunque, si continua a voler bene

L’attaccante della Germania che ci ha privati del primo posto nel gruppo A è un personaggio pop, che piace alla gente per la sua celebrità genuina e il sorriso sdentato – Ma il bomber del Dortmund, riserva di lusso di Nagelsmann, presenta pure numeri clamorosi
© KEYSTONE (Arne Dedert/dpa)
Massimo Solari
24.06.2024 13:56

«Füllkrug mit Bier/Wir werden König von Europa». E ancora: «Füllkrug mit Bier/Und der Sommer wird so schön wie nie». Abbiamo già un eroe nazionale e la sua canzone. Un gioco di parole – «füllen» sta per riempire, Krug» per boccale – che non smette di inebriare i tedeschi. A Francoforte. Berlino. Ma anche, immaginiamo, in uno dei tanti squallidi pub delle Baleari. Con la rete che ha beffato la Svizzera nei tempi di recuperoprivandola del primo posto nel gruppo A, Niclas Füllkrug non ha solo accresciuto la sua celebrità genuina. No, l’inzuccata che ha spezzato la commovente resistenza di Akanji e compagni ha permesso alla Nazione di continuare a riconoscersi nella nazionale. E in una favola estiva da condividere. Il bomber del Borussia Dortmund, detto altrimenti, è stato in grado di tenere in pugno il popolo tedesco. In questo periodo di contrasti sociali e culturali, non è poco.

Per tutti «Lücke»

Anche senza sigillo, il 31.enne nato ad Hannover sarebbe rimasto fra i giocatori più amati dalla gente. E le ragioni sono molteplici. Quel sorriso sdentato, per dire, è contagioso. Perché in un mondo in cui estetica e diritti d’immagine contano quanto i trofei, ci fa sentire meno fuori posto. Ma a «Lücke», come è stato soprannominato Füllkrug proprio alla luce del buco che ne contraddistingue il sorriso, si vuole bene – e si continuerà a farlo – anche per il percorso calcistico. Un percorso segnato da ginocchia malandate, da tanta sfortuna insomma, tradottasi in un perenne su e giù fra seconda divisione e Bundesliga. Niclas è esploso tardi, a ridosso dei 30 anni, grazie alla promozione con il Werder Brema e a una sfilza di reti che gli sono valsi addirittura la convocazione per i Mondiali in Qatar. Poi c’è stato il gol alla Spagna, al quale la Germania si è aggrappata inutilmente. Poi è arrivata la chiamata del Borussia Dortmund, altre reti pesantissime, con tanto di finale di Champions League. Füllkrug, tuttavia, è rimasto quello di sempre. Spontaneo, semplice, rispettoso.

Prendete il suo ruolo nella selezione guidata da Julian Nagelsmann. Il ct ha deciso di affidare le chiavi dell’attacco a Kai Havertz. E ciò nonostante le statistiche della sua riserva. Con la Germania Füllkrug ha sin qui trovato la via del gol ogni 58 minuti. Nessuno, nella storia degli Europei, ha inoltre saputo essere così decisivo subentrando a partita in corso. Il centravanti del Dortmund ha spaccato la porta all’esordio, pochi minuti dopo l’ingresso in campo con la Scozia. Gli è stato pure annullato un gol, che – appunto – si è ripreso con gli interessi contro la Svizzera.

L’occhio della tigre

Füllkrug non può contare su un particolare talento. Non è Klinsmann, Klose e neppure Bierhoff. Le cose semplici, i movimenti dell’attaccante puro – scarico e via in area di rigore –, però non le sbaglia. Le perfeziona, semmai. Prima delle partite si carica ascoltando Eye of the tiger. «E mi preparo ogni volta come se dovessi giocare dal primo minuto, senza dare peso al mio status in squadra» ha raccontato di recente. Il documentario di Netflix al seguito della Germania, durante Qatar 2022, dedica diversi minuti proprio allo spirito di servizio di Niclas. Uno che non perde l’occasione per riconoscere il privilegio di essere un calciatore professionista. E, con i suoi gol provvidenziali, ad arricchire i boccali e i sogni del tifosi tedeschi.

© KEYSTONE (RONALD WITTEK)
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