A Locarno il vicesindaco è Franscella, la Sicurezza resta liberale
Una giornata di «grandi emozioni», «indimenticabile» a Palazzo Marcacci. Il nuovo Municipio di Locarno, alla luce delle elezioni del 14 aprile, si è insediato in una sala del Consiglio comunale gremita. La compagine è stata rinnovata per quattro settimi, incluso il sindaco. L’Esecutivo, infatti, ora vede al timone Nicola Pini (PLR e che riprende il dicastero Turismo e pianificazione). A completare la squadra ci sono i nuovi volti di Elena Zaccheo, Mauro Silacci (entrambi del PLR, ai quali vanno rispettivamente Sicurezza e dicastero Finanze e economia), i due del Centro Claudio Franscella (vicesindaco nonché titolare del dicastero Educazione, sport e Ente autonomo San Carlo) e Marco Pellegrini (dicastero Logistica, territorio e Ente autonomo acqua), più i riconfermati (come Pini) Nancy Lunghi (Sinistra Unita, dicastero Socialità, giovani e cultura) e Bruno Buzzini (Lega-UDC, dicastero Opere pubbliche e ambiente).
Sette applausi
Il giudice di pace Tazio Ratti rompe il brusìo «elettrico» del pubblico toccando piano la campanella con il martelletto. È giovedì pomeriggio, sono le 14.30. Il delicato suono metallico si diffonde nell’aula. Il parlottìo cala di volume e ora si sentono solo gli scatti delle macchine fotografiche. Dopo un breve discorso, in cinque minuti il nuovo Esecutivo è già nominato, con un «lo dichiaro» per ciascuno, di fronte «all’impegno sull’onore di osservare le Costituzioni e gli impegni dell’ufficio».
Una firma, una stretta di mano, la consegna delle credenziali e un applauso a ognuno, con la precedenza nel «solenne appello» data al sindaco («ad interim») e ai volti nuovi. «È come vivere un sogno che si sta avverando», ammette Nicola Pini al termine della cerimonia d’insediamento che l’ha «promosso» da municipale a titolare della poltrona più ambita della Città.
«Varietà: la forza della Città»
«Sento un bel calore da parte della popolazione e sentirmi chiamare sindaco è sempre meno strano», aggiunge il 40.enne, che guarda al futuro: «Adesso bisogna subito entrare nel vivo del lavoro politico e creare quel clima giusto affinché sette teste mettano in piedi un’intelligenza in grado di identificare le soluzioni».
Il nuovo «numero uno» giudica questo Municipio «variegato, con varie sensibilità e personalità. D’altronde, Locarno significa diversità, perché è una città che va dal lago alla montagna, dalla campagna del Piano a contesti urbani, alla città vecchia, ai nuclei storici. Credo che questa varietà sia la forza di Locarno, come questo Esecutivo».
A proposito di chi sarà vicesindaco e a chi andranno i dicasteri, scherza con un «posso dare anche i numeri del Lotto. Scherzi a parte, in questi giorni ho riscontrato la volontà da parte di tutti di trovare una soluzione condivisa. Non poteva esserci premessa migliore».
Il prossimo tema «caldo»
Anche la collega di partito (ma volto nuovo dei sette), Elena Zaccheo, esprime «gioia, tanta emozione, una sensazione molto positiva che resterà nel mio cuore per tempo». La 66.enne - che prende il delicato dicastero Sicurezza, il quale aveva creato molti grattacapi con la bufera sulla Polizia - riflette poi sulla sua esperienza politica. «Ho avuto modo di coltivare tutte le mie esperienze nel Legislativo per tanti anni, ma sono due ruoli diversi».
Qualche metro più avanti ecco il terzo nuovo PLR, Mauro Silacci, che ha appena terminato di rilasciare un’intervista: «Sono felicissimo e dopo questa cerimonia anche emozionato. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare insieme ai colleghi nell’interesse della nostra Città, creando una bella squadra». Il 50.enne aggiunge poi come «il tema caldo sarà la suddivisione dei dicasteri. E non vedo l’ora di iniziare a lavorare». Nella serata il verdetto: a lui vanno Finanze e Economia.
Claudio Franscella, invece, occupa la poltrona assegnata al Centro. Nominato vicesindaco (nonché titolare del dicastero Educazione, Sport e Ente autonomo San Carlo), pure lui è un politico navigato. È stato presidente del Gran Consiglio, sindaco di Lavertezzo e vicesindaco a Muralto. «Ma per chi crede nelle istituzioni, è sempre una grande emozione e questo è un momento che tocca il cuore», spiega il 65.enne. Per il suo collega di partito Marco Pellegrini, invece, quello di oggi è una sorta di rientro: «Nel 2008 avevo dovuto smettere per motivi professionali, ma dicevo sempre ‘vorrei ritornare’. E oggi, in effetti, corono questo sogno». Il 62.enne, il quale è pure presidente sezionale del Centro, ammette di viverlo comunque «in modo diverso. Sono anche maturato, ma l’emozione è sempre grande».
Il saluto del già timoniere
Soddisfazione per la riconfermata Nancy Lunghi (Sinistra Unita), che rimarca la differenza con il 2021, quando vigevano le regole di distanze e mascherine, e di Bruno Buzzini (Lega-UDC), il quale oggi dà il via alla sua terza legislatura.
L’ex sindaco Alain Scherrer è intento a scattare fotografie con alcuni sostenitori. Sullo sfondo della targa dorata di Palazzo Marcacci fa gli auguri alla nuova compagine. «È stata la mia seconda casa per 20 anni, ma ho scelto di non ricandidarmi e sono contento di vedere ottimi sostituti, non solo per me ma anche per i miei colleghi Giovannacci, Cotti e Zanchi».
Post ironico sul profilo Facebook dell'ex municipale PLR, Davide Giovannacci: esclama «lasciateci uscire!» (con l'ex sindaco PLR, Alain Scherrer e l'ex municipale del Centro, Giuseppe Cotti), mimando il gesto di picchiare i pugni contro la porta a vetri sbarrata di Palazzo Marcacci.