Il progetto

Al Locarno film festival si fa avanti Losone: «Il pubblico del futuro è qui»

La rassegna cinematografica di Locarno arricchita da tre eventi per i giovani nel Comune suo vicino - Il sindaco, Ivan Catarin: «Investiamo sui piccoli creativi e apriamo loro le porte della settima arte, con dei laboratori seguiti da professionisti»
Uno dei momenti di «Locarno Kids» in una passata edizione del Festival; in primo piano, il sindaco di Losone, Ivan Catarin.
Jona Mantovan
27.06.2024 06:00

Losone fervono i preparativi per tre filoni di proposte legate al Locarno film festival, la cui 77. edizione si terrà dal 7 al 17 agosto. Appuntamenti che saranno presto annunciati in una conferenza stampa congiunta con la manifestazione stessa e tutti dedicati al «pubblico di domani», per usare le parole sindaco, Ivan Catarin. «Vogliamo rendere ancora più forte il legame tra noi e la manifestazione culturale più importante a livello nazionale», racconta al Corriere del Ticino. Il nome del suo comune da anni risuona anche grazie al progetto «BaseCamp», all’ex caserma, che vedeva come protagonisti i giovani creativi e le personalità del Festival. «Un’idea che è poi sfumata per i vari motivi di pianificazione. Ma nel preventivo 2024 è di nuovo stato votato un credito di 40.000 franchi a favore della cultura, legato al Festival».

Si parte il 13 agosto

E, da qui, nascono i tre filoni delle proposte: «Il primo sarà proprio una sorta di ‘revival’ delle atmosfere del BaseCamp. Poi c’è in programma una tavola rotonda sull’educazione culturale e sociale delle nuove generazioni, nonché un percorso didattico sul cinema dedicato a chi frequenta le scuole elementari e le scuole medie di Losone», riprende il 56.enne.

Il primo appuntamento sarà quindi il 13 agosto alle scuole comunali. «Una giornata dedicata al cinema alle scuole comunali, con una serata di concerti aperta a tutta la popolazione, che proseguirà e si concluderà con la festa finale, a inviti, Party di Domani». Un secondo appuntamento, invece, sarà proposto in autunno, a ottobre. «Si tratta di una tavola rotonda aperta a chiunque, ma rivolta soprattutto ai docenti».

Una serie di proposte che punta su linguaggi e mediazione culturale, coinvolgendo altri enti presenti sul territorio
Ivan Catarin, sindaco di Losone, 56 anni

A ottobre al centro La Torre

Questa volta, però, la cornice sarà quella del centro La Torre. «Interverranno alcuni esperti sui temi della mediazione culturale e del linguaggio cinematografico. Sarà proprio in questa sede che saranno presentati i progetti rivolti ai giovani nell’ambito del Locarno film festival». L’idea è coinvolgere anche altri attori del territorio che si occupano di programmi educativi: dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi) a Castellinaria, passando per il Conservatorio delle internazionale delle scienze audiovisive (Cisa), la Ticino Film Commission e altri. A partire dall’esperienza di «Locarno Kids», progetto nato nel 2018 all’interno del Festival, si cercherà di riflettere su come una maggiore partecipazione del pubblico giovane agli eventi culturali possa, in prospettiva, «portare anche a un maggiore coinvolgimento alle politiche sociali».

Questa sarà infatti l’occasione per lanciare una serie di attività che coinvolgeranno le scuole elementari, ma anche le scuole medie. «Si proseguirà durante l’anno scolastico con il coinvolgimento delle allieve e degli allievi nella creazione di filmati che saranno poi proiettati l’anno dopo, nel periodo della nuova edizione del Festival».

La terza tranche di proposte si rivolge, quindi, agli studenti delle scuole elementari e medie di Losone. Con i progetti «Locarno Kids», «Locarno Back to school» e «HomeMade Movies», il Festival si farà interlocutore diretto dei futuri spettatori, proponendo una vera e propria «alfabetizzazione all’immagine».

Da spettatori a registi

Una riscoperta del cinema e della sua valenza sociale oltre che culturale, con un pensiero rivolto soprattutto a quei bambini che non entrano abitualmente nelle sale cinematografiche con i loro genitori. «L’obiettivo è mettere a loro disposizione gli strumenti necessari per assumere uno sguardo consapevole sulle immagini e acquisire competenze tali da poter essere usate come mezzo espressivo». Con «HomeMade Movies», in particolare, la squadra del Festival guiderà docenti e studenti di Losone alla realizzazione di un corto, che potrà essere proiettato in sala nei giorni del Festival.

Sul futuro del comparto caserma (e su un possibile ritorno del progetto BaseCamp), Catarin non esclude nulla: «Per il momento è usata dall’esercito. A breve entrerà in vigore la legge federale per la pianificazione e vedremo come andrà avanti, i nostri servizi con gli avvocati valuteranno i prossimi passi da compiere, ma si tratta di tempi piuttosto lunghi», conclude.

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