Altro che Russia, ora è l'India a conquistare la Luna
La corsa alla Luna non sembra proprio volersi fermare. Così ora, dopo NASA con Artemis 1 e Roscosmos con Luna-25 (conclusasi con lo schianto del velivolo spaziale durante le manovre di allunaggio), è arrivata anche l'India a volare «to the Moon», con la missione Chandrayaan-3. Missione che, come da previsioni, ha toccato il suolo lunare questo pomeriggio, poco dopo le 18.00 ora indiana, le 14 in Svizzera. Un vero e proprio momento storico per il Paese più popoloso del mondo che non intende restare indietro nella corsa all'esplorazione cosmica delle superpotenze. E questo solo a pochi giorni di distanza dal fallimento della missione da parte della Russia, un'altra superpotenza particolarmente lanciata nella corsa verso il cosmo.
Verso il polo sud per una «prima mondiale»
Ora, appunto, nella corsa alla conquista della Luna, è arrivato anche il turno dell'India. Il Paese fa parte come la Russia dei BRICS, le nazioni emergenti nell'ambito dell'economia globale. E, proprio come Mosca, adesso Nuova Delhi si è lanciata in una missione spaziale che mira proprio al nostro satellite. Chandrayaan-3, che in sanscrito significa «nave lunare», dopo le iniziali manovre di discesa, ha toccato pochi attimi fa suolo lunare grazie al suo vettore spaziale Vikram. L'obiettivo, come spiega il Guardian, è il polo sud lunare, un luogo ancora poco esplorato dalle missioni, e potrebbe di fatto costituire una «prima mondiale per qualsiasi programma spaziale». Obiettivo che è stato raggiunto.
Tutto secondo i piani
E tutto è andato secondo i piani dell'Indian Space Research Organisation (ISRO), che aveva dichiarato al Guardian: «Le ultime foto trasmesse dal vettore indicano che l'ultima tappa del viaggio avrà successo e ci incoraggiano a pensare che saremo in grado di portare a termine la missione di atterraggio senza problemi». L'ISRO aveva già tentato di arrivare sulla Luna nel 2019. Ora, nel 2023, il sogno si è realizzato, come spiegava l'Istituto aerospaziale indiano poco prima del successo: «È cominciata la discesa verso la superficie lunare della missione indiana Chandrayaan-3: dopo l'avvio della sequenza di comandi per l'atterraggio automatico, il lander Vikram ha attivato i motori per l'avvicinamento al suolo. Il touchdown dovrebbe avvenire nel giro di una ventina di minuti». E, infatti, la discesa – completamente automatizzata – è durata poco meno di venti minuti. Tutto è andato secondo le previsioni, con la prima fase di frenata brusca che ha portato il lander ad abbassarsi da 30 a 7,4 chilometri di altezza, e poi una seconda fase di frenata più dolce, durata tre minuti. Infine la discesa verticale che ha portato il modulo a scendere da 800 metri di altezza fino a toccare il suolo. Tutte le fasi sono state seguite in diretta dal Centro di controllo indiano grazie alle immagini fornite dagli strumenti ottici di bordo, che hanno permesso di riprendere la superficie lunare durante l'avvicinamento. L'India è quindi la quarta nazione ad allunare e e la prima ad atterrare vicino al polo sud lunare, in una regione potenzialmente ricca di ghiaccio, e quindi di acqua utile, per le future missioni umane.
L'allunaggio di Chandrayaan-3 è stato salutato con entusiasmo anche dal premier indiano Narendra Modi che ha seguito tutte le fasi della discesa del modulo sul suolo lunare in collegamento dal Sud Africa per il vertice BRICS: «È un giorno storico per il settore spaziale dell'India», scrive il premier su X, congratulandosi con l'ISRO «per lo straordinario successo della missione lunare Chandrayaan-3».