Il caso

Amianto e sostanze nocive: alla fine si demolisce

Bellinzona, verrà abbattuto il vetusto stabile prefabbricato di via Lavizzari - Poi verrà costruito un nuovo edificio amministrativo, dove si insedierà il Settore opere pubbliche e non solo
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
17.04.2025 19:23

«Per definire la strategia di demolizione e i relativi costi, i materiali costruttivi sono stati campionati e analizzati in laboratorio per accertare la presenza o meno di sostanze nocive, in particolare fibre d’amianto e PCB in base a quanto previsto dall’Ordinanza sui lavori di costruzione del 2009. Sono state rilevate sostanze nocive nei pannelli delle pareti esterne ed interne, negli intonaci e nel mastice delle finestre».

Sarà presto ridotto in cenere lo stabile prefabbricato di via Lavizzari a Bellinzona. Edificato nel 1968, è conosciuto dalla popolazione essendo stato la sede delle Medie 2 per decenni, fino al 2008. La Città ne è diventata proprietaria nel 1999. Attualmente il 25% dello stabile è occupato dal centro extra scolastico la Girandola Nord, il 50% da associazioni senza scopo di lucro e il restante 25% è utilizzato quale deposito per i servizi comunali.

Nuovo stabile dal 2027

Il Municipio chiede al Legislativo un credito di 755 mila franchi per demolirlo. Nel novembre 2023 i lavori di ristrutturazione erano stati interrotti a causa della presenza di amianto. Le ruspe entreranno presto in azione e poi si procederà con un’edificazione ex novo. Il futuro stabile amministrativo accoglierà dall’autunno 2027, tra l’altro, la sede del Settore opere pubbliche.

Sotto lo stesso tetto troveranno inoltre spazio la direzione delle scuole comunali (attualmente dislocata a Gnosca) e la direzione dell’ente autonomo Bellinzona Sport (ora all’interno del Centro sportivo), «entrambe con la necessità di spazi supplementari», nonché la giudicatura di pace e altri uffici.

Correlati