Guerra

Avanzata ucraina nell'est, russi in fuga e bandiere issate

Zelensky: «L'esercito di Kiev ha ripreso 2 mila km quadrati di territorio» – Mosca perde l’hub ferroviario di Kupiansk – Il leader ceceno Kadyrov: «Sono stati commessi degli errori»
© Twitter (Stato maggiore delle Forze armate ucraine)
Red. Online
11.09.2022 14:33

Le forze ucraine hanno ripreso il controllo delle città di Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv (est): lo ha reso noto su Telegram nella tarda serata di ieri il presidente Volodymyr Zelensky. «Passo dopo passo, i nostri combattenti stanno liberando il territorio ucraino. I soldati della 113. Brigata separata di difesa territoriale hanno liberato Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv», ha scritto, ricordando che la libertà non arriva facilmente e che i difensori ucraini stanno combattendo per l'indipendenza di ogni ucraino a costo della vita. Il Comando operativo meridionale dell'esercito di Kiev ha reso noto, dal canto suo, che le truppe ucraine continuano ad avanzare nella loro controffensiva nel Sud del Paese, oltre a consolidare le posizioni. «Sono in corso battaglie di posizione, con conseguente avanzata delle truppe e consolidamento dei territori. Il nemico preferisce combattere con l'artiglieria, cercando di evitare il contatto diretto. Il nemico subisce perdite e si ritira».

Il Comando ha aggiunto che le forze russe hanno lanciato ieri 20 attacchi aerei sulle posizioni ucraine lungo la linea di contatto e sui territori adiacenti. In risposta, le truppe ucraine hanno colpito le aree vicine a Nova Kakhovka e Prydniprovske con la maggiore presenza di uomini e armi, così come i depositi di munizioni vicini alla città di Kherson.

Il governatore regionale ucraino in esilio, Sergiy Gaidai, ha riferito su Telegram che è Kreminna la prima città dell'Oblast del Lugansk riconquistata dalle truppe ucraine. Secondo Gaidai, le truppe ucraine di Kiev hanno alzato la bandiera ucraina sulla città e le forze filorusse sarebbero in fuga. «I successi nel contrattacco sono significativi, la completa deoccupazione della regione di Luhansk inizierà dopo la liberazione finale di Izyum e Lyman». Riconquistata Kreminna, ha spiegato, i prossimi obiettivi della controffensiva nel Lugansk sono gli insediamenti di Svatov e Rubizhne.

Una disfatta?

Zelensky ha rincarato la dose. Dall'inizio di questo mese, l'esercito di Kiev ha ripreso «2 mila km quadrati di territorio» alle forze russe, ha dichiarato. Le truppe nemiche hanno fatto «la scelta giusta» fuggendo dalla regione di Kharkiv, ha aggiunto riferendosi al ritiro da Izyum e altri insediamenti dell'area, che Mosca ha invece attribuito a una «riorganizzazione» per puntare alla conquista di tutto il Donbass. 

Per i soldati russi è una disfatta? Pare proprio di sì. Perché mette in discussione la loro capacità di tenere il territorio e di resistere agli ucraini che vogliono liberare le città occupate. L'invasione russa dell'Ucraina - scrive il Telegraph - dopo questa settimana potrebbe non essere più possibile. Perché senza Izyum e Kupianks la Russia non può rifornire efficacemente le sue forze nel nord-est o nell'est del Paese, e sono quindi prevedibili ulteriori ritiri. «Per la guerra, significa che stiamo assistendo alla disintegrazione delle forze russe in Ucraina. Potrebbero essere in grado di stabilizzare temporaneamente le loro linee, ma è stato attraversato un punto di non ritorno. Se le forze russe erano già scarsamente equipaggiate e con il morale a terra, ora vi si aggiunge il timore dell'accerchiamento».

Alcuni media riferiscono di russi che erano stati condotti negli insediamenti a Kupianks che si sono risvegliati da soli in una città appena liberata. I soldati russi se n'erano andati. E loro si sono diretti in fretta e furia verso il confine. Kupiansk è anche l'unico snodo ferroviario nell'est ucraino occupato dall'esercito russo, utile per il trasporto su rotaia dei rifornimenti, inclusi munizioni e carri armati. E le forze ucraine ora sono di anche alle porte di Lysychansk, la città lasciata in mano ai russi nel mese di giugno.

Nel pomeriggio di oggi un membro del consiglio comunale locale, Vadym Krokhmal, ha annunciato che le forze russe hanno bombardato la riva destra di Kupiansk, nella regione di Kharkiv. «Kupiansk è divisa in due metà dal fiume Oskil. Oggi, sulla sponda destra, dove si trova il centro città, la situazione non è facile, ma la zona è già completamente controllata dai nostri militari. Ci sono stati bombardamenti dei sistemi antiaerei».

Il leader ceceno: «Andrò personalmente al Cremlino»

Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkevych, ha parlato di attacchi da parte delle forze russe la scorsa notte, sottolineando che alcuni edifici residenziali sono stati danneggiati. Da parte sua, il capo dell'Amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, ha scritto su Telegram che un missile russo ha colpito il centro di Dnipro. Sempre nella notte, la città di Nikopol è stata colpita tre volte. La narrazione, fin qui, è di parte ucraina. Da Mosca il generale russo Igor Konascenkov, portavoce della Difesa, ha dichiarato che i soldati russi «si stanno raggruppando per manovrare con più efficacia». Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha criticato il ministero della Difesa russo per la ritirata delle truppe dalle città ucraine nella regione di Kharkiv, liberate dalle forze di Kiev, minacciando di andare a parlarne personalmente con il Cremlino. «Sono stati commessi degli errori. E penso che se ne trarranno delle conclusioni. E se oggi o domani non ci saranno cambiamenti nella strategia nel condurre l'operazione militare speciale (in Ucraina), dovrò andare al ministero della Difesa e alla dirigenza del Paese per spiegare loro la situazione. È una situazione infernale - si sente in un messaggio audio su Telegram -. Io, Ramzan Kadyrov, dichiaro ufficialmente che tutte queste città (Izyum, Kupiansk e Balakliya) saranno riconquistate. La nostra gente è già lì, i ragazzi sono addestrati per questo lavoro, altri 10.000 combattenti sono pronti a partire. E raggiungeremo Odessa nel prossimo futuro».

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