Cantine Aperte: la buona tradizione del vino ticinese

C'erano anche la presidente del Gran Consiglio Pelin Kandemir Bordoli e il Consigliere di Stato Christian Vitta
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
19.05.2018 13:01

LUGANO – Reduci dal successo ottenuto in settimana a Zurigo, dove sono stati resi noti i verdetti del Mondiale del Merlot che ha assegnato ai vini del nostro Cantone un cospicuo numero di medaglie e un titolo di miglior vino assoluto del concorso (il Vigna d'Antan, della premiata ditta Brivio-Gialdi), i produttori di vino ticinesi sono pronti per quello che è sicuramente il grande evento dell'annata e si ripete ormai per la 20. volta: la manifestazione Cantine Aperte. Ieri sera alla Casa del vino Ticino di Morbio Inferiore è andato in scena il prologo, con un'ampia degustazione dei vini premiati al Mondiale, accompagnati dalle prelibate ghiottonerie preparate dallo chef Remi Agustoni e dai suoi collaboratori. Un successo!

Si parte per una giornata dedicata alla scoperta delle cantine, in compagnia di Ticinowine. Stavolta il direttore Andrea Conconi ha scelto come meta il Malcantone. Volete seguirci? Partenza alle 9.15 dalla stazione FFS di Lugano: della comitiva fanno parte la presidente del Gran Consiglio Pelin Kandemir Bordoli col marito (che è in possesso di un diploma di sommelier), il direttore della Divisione Economia del Cantone Stefano Rizzi; Marco Poretti collaboratore di direzione della Divisione Economia, Gianni Moresi, presidente dell'Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) e Dany Stauffacher, CEO di San Pellegrino Sapori Ticino.

Prima tappa a Croglio, nella cantina Ghidossi. Qui incontriamo Davide, il titolare, che ha ereditato dal padre Gianfranco la passione per la viticoltura. Gianfranco, detto "Saetta" è un ingegnere elettrotecnico, titolare di un'azienda che progetta impianti elettrici: ha iniziato ad occuparsi di un vigneto famigliare e di quello della moglie Renata a Claro, poi ne ha acquistato un altro a Cadenazzo, quindi travolto dalla passione del figlio Davide gli ha consegnato l'azienda vitivinicola ampliata con una seconda tenuta a Croglio nel Malcantone. Il vino di maggior prestigio dell'Azienda, medagliato al recente Mondiale del Merlot porta proprio il soprannome del fondatore: Saetta, un merlot in purezza affinato in barrique proveniente dal vigneto di Cadenazzo.

Si prosegue per Beride dove troviamo l'azienda Zündel. A fare gli onori di casa, anche in questo caso, una figlia d'arte: Myra Zündel figlia di Christian, uno dei pionieri della viticoltura cosiddetta eroica. Ha recuperato vigneti ormai in disuso quando è arrivato in Ticino negli anni Settanta. Oggi qui si coltiva la vite e si vinifica seguendo i dettami della biodinamica, massimo rispetto per la natura, trattamenti biologici, vini a fermentazione spontanea, senza lieviti, che richiedono tempi lunghi per la maturazione.

A mezzogiorno tappa alla tenuta Vallombrosa di Castelrotto: in pratica la culla del Merlot ticinese, perché è da qui che è partita la tradizione di coltivare in Ticinio questo vigneto. Oggi la tenuta è gestita dalla famiglia Tamborini e Claudio, il patron, fa gli onori di casa. La Tamborini Vini SA è na delle maggiori aziende produttrici del Ticino, per il pranzo arriva anche Daniele Finzi Pasca, padrino della manifestazione, che non nasconde la sua ammirazione per i vini prodotti in Ticino.

Si prosegue con una visita alla cantina Monti di Cademario e adesso arriva anche l'on. consigliere di Stato Christian Vitta, che dalla terrazza della splendida tenuta della proprietà oggi gestita da Ivo Monti, figlio dell'indimenticabille Sergio che diede vita a questa azienda, si intrattiene col proprietario e può ammirare uno dei paesaggi più belli del Ticino. Le proprietà sono lavorate a mano, ronchi strappati alla montagna, i vini trattati riducendo al minimo l'intervento meccanico: è la mano e la sapienza dell'uomo che fanno tutto.

Si chiude la giornata salendo in mezzo al paese di Cademario, dove incontriamo un giovane viticoltore, Ralph Theiler, Azienda piccola, che gestisce solo 4 ettari, ma in lenta e continua espansione.E con prodotti di qualità, come testimoniano le due medaglie d'oro vinte dal rosso "Gioia d'autunno" al recente Mondiale del Merlot.

L'impressione che scaturisce da questa giornata è che la qualità dei vini ticinesi sia davvero eccellente, ma soprattutto che in chi lavora il territorio e si occupa della vigna ci sia tanta passione e competenza. Ed in atto c'è anche un certo ricambio generazionale, all'insegna del passaggio di consegne all'interno della stessa famiglia.

"Cantine Aperte" continua anche domenica.