Svizzera

Caro doppio cognome, sembravi scomparso ma presto tornerai

«Ritorno al futuro» per la legge sulla famiglia: nel 2024 i neo sposi potrebbero tornare a scegliere – «Sembrava di aver fatto un altro passo verso la parità, ma la società non è ancora pronta»
Secondo la consigliera nazionale ticinese verde, Greta Gysin, i cognomi di famiglia doppi potrebbero ricomparire nel giro di un paio d'anni
Jona Mantovan
24.10.2022 10:00

Ricordate i doppi cognomi? Spesso e volentieri difficili da ricordare, lunghi e caratterizzati dall'incertezza se vi sia un «trattino» oppure uno «spazio»? Nel 2013 erano spariti e da quell'anno le coppie che si sposano sono costrette a decidere: usiamo il mio o il tuo. Oppure... ognuno resti con il suo. Presto, però, la musica potrebbe cambiare. Si viaggia indietro nel tempo, per "riesumare" la vecchia legge. Ripristinando (nel giro di un paio d'anni) la linea temporale con i doppi cognomi, come in un Ritorno al futuro che potrebbe avere come protagonista la contessina Alfonsina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare di fantozziana memoria.

Un "albero genealogico" da riportare nei documenti ufficiali che però è ben lontano da quello dell'antico romano, realmente esistito, con trentotto nomi (!) per un totale di 308 lettere, spazi inclusi. Nell'universo creato da Paolo Villaggio, il personaggio della nobile ne vanta 43. Riusciremmo ad arrivare a tanto in Ticino? Secondo i dati dell'Ufficio cantonale di Statistica, i due cognomi più lunghi tra i cento più diffusi ne formerebbero già 24, a cui potremmo aggiungerne altre 18-20 considerando i nomi di persona più lunghi, maschili e femminili (si tratta comunque di composti uniti da un trattino, ndr).

Tra tradizione e ragionevolezza

Il problema, in realtà, è ben più serio di speculazioni e battute su personaggi immaginari o realmente esistiti. «Si pensava che l'attuale legge fosse un ulteriore passo nella direzione della parità, ma non eravamo pronti. Dobbiamo lasciare ancora un po' di tempo alla società per evolversi», spiega la consigliera nazionale ticinese dei Verdi, Greta Gysin.

Militante di lungo corso, ha messo la parità ai primi posti nella lista delle sue priorità politiche. Già, la parità. Perché è proprio qui che sta l'inghippo. «Al momento del matrimonio, nella stragrande maggioranza dei casi si opta ancora per il cognome del marito. Insomma, si porta avanti una "tradizione"... a questo punto è una questione di ragionevolezza, quella di tornare al vecchio regime».

Madri con cognome diverso dai figli

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati vuole reintrodurre la possibilità di assumere un doppio cognome al momento del matrimonio. «Significa tenere il proprio cognome da nubile/celibe e aggiungerci quello della/del coniuge». La situazione di oggi - visto che nella stragrande maggioranza dei casi a prevalere è il cognome del ramo maschile - toglie alla moglie la possibilità di mostrare che si fa parte di una nuova famiglia che si è formata. «Per le madri è difficile, perché mantenendo il proprio cognome da nubile porteranno per tutta la vita un cognome diverso da quello delle proprie figlie e dei propri figli. Questo ha creato parecchio malcontento e malumori».

Situazione diversa per la prole dei genitori, che non godrà del privilegio del doppio cognome: porteranno il cognome della madre oppure il cognome del padre. «Ma i coniugi possono attaccare l'altro cognome da nubile o da celibe», osserva Gysin.

Non prima del 2024

Il progetto di legge è nato da un'iniziativa parlamentare che è stata accolta dall'Assemblea federale. «La Commissione degli Stati ha mandato in consultazione questo progetto di legge. Dovrà analizzare i risultati e tornare in aula con un progetto di legge elaborato e concreto che dovrà passare lo scoglio prima della Camera Alta (il Consiglio degli Stati, con i 46 deputati, ndr), poi della Camera Bassa (il Consiglio nazionale, con 200, ndr). 

Dal momento in cui ci saranno delle versioni di legge uguali nelle due Camere, potrà poi entrare in vigore. Previa attesa di tre mesi per passare lo scoglio di un eventuale referendum. Secondo Gysin, tuttavia, «prima del 2024 non sarà in vigore nessuna legge per il doppio cognome in Svizzera. L'arco temporale necessario all'introduzione di un testo non lo permette».

Prima del 2024, non sarà in vigore nessuna legge per il doppio cognome in Svizzera. L'arco temporale necessario all'introduzione di un testo non lo permette

Buone probabilità di successo

Tra i banchi dei seggi di Berna non ci sono dubbi: come riporta la deputata ticinese, ci sono buone probabilità di successo. «Dubito che qualcuno lancerà un referendum su questo tema. Sì, sono convinta del fatto che presto rivedremo i doppi cognomi in Svizzera», afferma. Aggiungendo che «in questi nove anni, abbiamo tutti visto o addirittura vissuto malumori e parecchie difficoltà ad accettare la situazione, con innumerevoli discussioni all'interno delle famiglie».

La visione delle regole che si praticano oggi è quella di una società con pari diritti tra uomini e donne. «Ma se fossimo davvero in una società in cui la parità tra i generi è realtà, la distribuzione sulla scelta del cognome nelle coppie di neo sposi dovrebbe essere 50 e 50. Metà scelgono quello del marito, metà quello della moglie. Ma non è così, la differenza è tanta».

Nella mia cerchia di conoscenze, i figli portano quasi sempre il cognome del papà e non quello della mamma

...e i figli portano il cognome del papà

Secondo i dati dell'Ufficio di statistica, infatti, dal 2016 al 2021 la quota di matrimoni in cui il marito prende il cognome della moglie viaggia attorno all'1%. Nel 2019, poi, su un totale di 1.205 unioni, solo in cinque casi è successo. Si contano sulle dita di una mano. Situazione ben diversa per i mariti che conservano il proprio cognome. L'ultimo dato, del 2021, riporta un impietoso 96.1%. 

Che di passi avanti la parità ne debba ancora fare lo dimostra anche l'espressione sconsolata di Greta Gysin. «No, non siamo a quel punto - conclude con aria severa -. Lo dimostra il fatto che nella mia cerchia di conoscenze, e questo vale anche per le coppie non sposate, i figli portano quasi sempre il cognome del papà e non quello della mamma, come la coppia potrebbe benissimo scegliere di fare».

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