Comano senza antenna Swisscom (e senza campo): «Non si vedono soluzioni a breve»

«Cercheremo di fare quello che è possibile, ma bisogna essere onesti: soluzioni a breve termine non se ne vedono». È con queste parole che il sindaco di Comano Alex Farinelli riassume l’esito dell’incontro avvenuto oggi tra RSI, Swisscom e Comune a proposito dell’imminente dismissione dell’antenna mobile Swisscom posta sul tetto della RSI. Dismissione che toccherà il 60% degli abbonati Swisscom di Comano. Essi potrebbero – come comunicato loro da Swisscom stessa in una lettera – non più poter telefonare o navigare in casa propria, a meno di non essere connessi a un proprio Wi-Fi, e anche all’esterno potrebbero esserci importanti rallentamenti nel servizio.
L’unica soluzione sembra essere la posa di una nuova antenna, a meno che chi si oppose una decina d’anni fa alla sua realizzazione non cambi oggi idea. Si trattò del gruppo Cittadini di Comano/Cureglia, che raccolse oltre 1.100 firme e in qualche modo riuscì a convincere la RSI – ormai nel 2017 – a disdire la convenzione con Swisscom. Appunto a fine 2023.
Mantenere l’antenna esistente, infatti, sarebbe l’opzione più semplice nell’ottica di garantire il servizio – la RSI ha sempre affermato che con il consenso di chi si era opposto non avrebbe obiezioni a mantenerla sul proprio tetto – ma sarà ben difficilmente percorribile. L’altra opzione è un’antenna nuova, ma scarseggiano i siti papabili, e in ogni caso ci vorrebbero anni di procedure prima di poterla costruire. «Non si è davanti a un percorso rapido – dice Farinelli –. Purtroppo questa è la situazione. E non si è dormito: negli anni e mesi passati sono state vagliate diverse opzioni. Ora se ne cercheranno altre».