L'appello

Con il capodanno torna anche la renna dal naso rosso

Nez Rouge Ticino, il servizio che riaccompagna a casa chi non se la sente di guidare, sarà attivo il 31 dicembre: «Ma abbiamo meno volontari del solito»
René Grossi, presidente di Nez Rouge Ticino, lancia l'appello per la ricerca di volontari: «Chi vuole passare una serata diversa dal solito... si faccia avanti!»
Jona Mantovan
28.12.2022 17:45

Dopo due anni, la renna con il naso rosso torna a correre sulle strade. Il simbolo di Nez Rouge Ticino, infatti, si mette in moto dopo un lungo stop per la grande serata di Capodanno. A tutti coloro che non si sentiranno in grado di guidare, sarà sufficiente una telefonata al numero 0800 802 208. Un volontario si metterà al volante, mentre una seconda vettura dell'associazione seguirà la trasferta fino a casa, per poi riprendere l'accompagnatore e riportarlo alla base, a Rivera, o alla prossima persona che avrà richiesto aiuto. Il presidente del comitato, René Grossi, è fiducioso ma esorta: «Rispetto al solito, siamo una trentina in meno. Ecco perché voglio lanciare l'appello a tutti coloro che vorrebbero passare una serata diversa dal solito. Basta mandare un'e-mail a [email protected] ed è fatta. Le persone che, per il momento, siamo riusciti a coinvolgere sono circa cinquanta, ma speriamo di arrivare almeno a 60 in questi ultimi giorni di promozione e sensibilizzazione», dice il presidente.

Il 30.enne, che nella vita ha un'attività in proprio nel settore edile, presiede la sezione ticinese da cinque anni. Mentre l'attività di volontario la svolge già da oltre una dozzina. «Un po' di esperienza l'ho fatta, sì», dice. Aggiungendo il suo entusiasmo per questa ripartenza delle attività dopo due anni di sospensione: «Non è facile. L'anno scorso eravamo pronti, ma una nuova ondata di coronavirus aveva poi bloccato di nuovo tutto. Quest'anno siamo partiti con qualche evento privato, qualche matrimonio, qualche festa estiva, e faremo solo la serata di Capodanno, il 31 dicembre. Il nostro centralino aprirà a mezzanotte, anche se non escludiamo che qualcuno ci chiamerà anche prima, magari per chiedere informazioni. Mentre l'ultima chiamata la prenderemo alle 6 di mattina. Ovviamente, i nostri operatori potrebbero essere in giro ancora un paio d'ore oltre questo termine, a dipendenza del luogo dove dovranno riportare a casa chi ha chiesto aiuto». La base operativa, come al solito, sarà a Rivera nei locali della Protezione civile.

Siamo attivi da Bosco Gurin a San Bernardino, da Airolo a Chiasso. È un territorio ampio, molto più di vari altri cantoni
René Grossi, presidente di Nez Rouge sezione Ticino

Un po' di pazienza...

«Come sempre, siamo attivi da Bosco Gurin a San Bernardino, da Airolo a Chiasso. È un territorio ampio. E, in effetti, spesso mi capita di dover ricordare a chi chiama dai luoghi più discosti, come appunto San Bernardino o Bosco Gurin, di considerare che i nostri volontari partono principalmente da Rivera e che sarà necessario armarsi di pazienza, a meno che siano così fortunati da intercettare un equipaggio che sta rientrando in zona. La nostra sezione ha una superficie da coprire molto più vasta di molti altri cantoni (Nez Rouge è organizzata in 22 sezioni indipendenti in Svizzera, ndr.), ma con il fatto che quest'anno saremo attivi una sola sera e non tutto il mese, come avevamo fatto negli anni prima della pandemia, ci permette di accorciare perlomeno i tempi dei preparativi», ammette Grossi.

All'orizzonte, poi, sono in vista anche altre attività. In particolare, i vari comitati dei Carnevali più importanti che hanno richiesto una presenza fissa del servizio. «In fondo, è soprattutto merito loro se la nostra renna è attiva dal 1995-1996. Rabadan e Tesserete sono i primi che avevano creduto nella nostra iniziativa, accogliendoci a braccia aperte. È proprio a loro che abbiamo dato la nostra garanzia per una presenza durante le loro manifestazioni». Tutto, però, dipende sempre dal numero di volontari. «Quelli che abbiamo sono pronti, ma è chiaro che vediamo una carenza. Ancora stamattina ne parlavo con i colleghi del canton Argovia e di altre sezioni, il fenomeno è conosciuto anche da loro. Si tratta di un bel problema anche per noi. Come dicevo, siamo fermi a cinquanta volontari, rispetto agli ottanta degli anni precedenti, tenendo conto sempre della notte di Capodanno».

È importante che ci siano persone che vogliono trascorrere una serata differente come volontari, anche solo per sfatare quel mito, negativo, che ci vede come quelli che portano a casa ‘i cioccattoni’, i più sbandati

Servizio gratuito

«Avendo un numero sufficiente di volontari, possiamo riaccompagnare a casa praticamente tutti. Ma devo essere sincero: se le gli effettivi mancano, non potremo soddisfare le richieste come vorremmo. Ecco perché è importante che ci siano persone che vogliono trascorrere una serata differente. Per venire con noi e sfatare così quel mito, negativo, che ci vede come quelli che portano a casa ‘i cioccattoni’, i più sbandati, come dicono le malelingue».

Secondo Grossi, infatti, chi ricorre al servizio (peraltro gratuito) di Nez Rouge è ancora «in grado di intendere e volere. Persone che sanno di essere oltre il limite della legalità e che hanno ancora la testa sulle spalle per seguire il ragionamento, logico, secondo il quale non è il caso di mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri, oltretutto rischiando la patente».

Grazie a noi, le strade sono più sicure. Perché rovinare la serata, magari rischiando un incidente?

La polizia

«In fin dei conti, il nostro è un servizio gratuito. Ovvio, le offerte sono sempre ben accette. Ma, grazie a noi, le strade sono più sicure. Perché rovinare la serata, magari rischiando un incidente?». Già, perché? Il presidente fa il punto su un altro successo segnato tra il 2017 e il 2018. «In quel periodo siamo entrati nel programma di promozione per la sicurezza stradale del Dipartimento delle istituzioni Strade sicure. Questo ci permette di poter contare su vari partner, dall'ACS al Touring Club, per esempio, che ci danno una mano nel promuoverci attraverso un volantinaggio mirato».

Nez Rouge Ticino collabora con la Polizia, «ma tutti i dati dei nostri utenti non sono assolutamente trasmessi in nessun modo alle autorità», sottolinea Grossi. «Anzi, noi stessi li cancelliamo dopo qualche tempo».

Chi ha pensato a noi vince una sorta di premio griffato: un gratta ghiaccio, ad esempio, oppure un disco orario. O anche una bottiglietta d'acqua

Un piccolo pensiero

Che sia a causa dell'alcol, di semplice stanchezza o degli effetti collaterali indotti dall'uso di farmaci, la renna con il naso rosso è pronta ad aiutare chi è in difficoltà. Il personaggio è ispirato direttamente a Rudolph, la renna in prima fila che traina la slitta di Babbo Natale e che guida tutto il resto del gruppo. Come riporta il sito web della federazione nazionale, nel dicembre 2019 oltre 35.000 utenti hanno beneficiato del servizio. Mentre, dal 1990, 498.000 persone sono state scortate in sicurezza fin sotto casa.

«Per ringraziare chi ha sfruttato la possibilità che offriamo – riprende Grossi – facciamo un piccolo regalo griffato. Un gratta ghiaccio, ad esempio, oppure un disco orario. O anche una bottiglietta d'acqua. È una sorta di premio, se vogliamo». Una forma di promozione utile per non dimenticarsi di quella serata salvata da Rudolph. «Ah, certo. Ma speriamo che ci sia anche qualcuno che si decide a tentare una nuova esperienza in qualità di volontario».

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