Luganese

Da Migros al Polo sportivo: tutte le idee per la Giustizia

Il Cantone ha ricevuto 38 proposte - Alcune anche fuori città, come il pratone di Agno che accoglie il Circo Knie
© CdT/Chiara Zocchetti

Impossibile entrare. Malgrado la seduta con le offerte immobiliari per il futuro del comparto della Giustizia nel Luganese fosse stata definita «pubblica» nel Foglio ufficiale, solo i proponenti hanno potuto assistere di persona all’apertura ufficiale delle buste, avvenuta ieri pomeriggio nella sede della Sezione della Logistica. Il Corriere del Ticino è però riuscito a ottenere il documento che certifica, nero su bianco, tutte le offerte che sono pervenute al Cantone entro la scadenza. Si tratta di 38 offerte in totale, giunte in 30 buste diverse (alcuni proponenti hanno fatto più proposte). Nel documento, però, non sono citati nel dettaglio gli edifici; solo i nomi degli interessati e il luogo. Ad ogni modo, siamo riusciti a ottenere diverse importanti conferme per dipingere un quadro più completo della situazione.

Dal centro fino alla capitale

Partiamo da un’idea che (come potete leggere nel contributo qui sotto) è destinata a far discutere parecchio: AIL Servizi SA, la società «sorella» della più nota azienda di proprietà della Città, come da noi anticipato ieri, ha infatti proposto «un edificio in tre blocchi in locazione a Lugano». Si tratta del complesso ex BSI situato in via Peri, dove in futuro sbucherà il tram-treno. Un’altra proposta è stata fatta dal Municipio di Lugano, ed è l’unica arrivata direttamente da un ente pubblico. Tutte le altre sono state avanzate da privati. Ma che cosa avrebbe offerto l’Esecutivo cittadino? Stando a quando abbiamo potuto appurare, Palazzo civico ha messo sul piatto nientemeno che la futura Torre Est del Polo sportivo e degli eventi (PSE). Una soluzione che coinvolge il PSE era stata già ventilata qualche anno fa, ma il Cantone aveva preferito concentrarsi sullo stabile EFG in via Franscini, il cui acquisto è stato bocciato lo scorso anno in votazione popolare. Ora l’opzione di Cornaredo è tornata d’attualità. La Torre Est, destinata all’amministrazione cittadina, avrebbe un vantaggio: potrebbe essere realizzata, internamente, in base alle esigenze della Giustizia. Non bisognerebbe, cioè, mettere mano a un edificio esistente.

Una conferma ufficiale ci giunge invece da Migros Ticino che, stando al documento, ha messo a disposizione «un edificio in locazione a Lugano». Più nel dettaglio, come confermatoci dal responsabile della comunicazione e cultura Luca Corti, si tratta di superfici del Centro Migros di via Pretorio 15 a Lugano, proprio di fronte all’attuale Palazzo di Giustizia. Ancora Corti: «Con la cessazione delle attività dei mercati specializzati Migros, ampiamente comunicate lo scorso anno, a medio termine saranno disponibili e riallocati alcuni piani dell’edificio. Ci sono da tempo trattative in corso con diversi interessati, commerciali e amministrativi, ma vista la prossima necessità di spazi della vicina Giustizia cantonale, la Cooperativa ha ritenuto interessante ritagliarsi un’opportunità in più per poter eventualmente destinare le nostre comode e pregiate superfici a un importante attore quale è il Cantone, partecipando dunque al bando che chiedeva la messa a disposizione per la locazione o l’acquisto di spazi o terreni nel Luganese da destinare ai servizi dell’Amministrazione cantonale».

Restando in città, anche l’Asset Management di UBS ha fatto una proposta per un edificio in locazione. Non ci sono conferme ufficiali, ma potrebbe trattarsi di uno stabile previsto anch’esso nel Nuovo Quartiere di Cornaredo. Fuori città, invece, possiamo citare la proposta fatta dall’immobiliare Bolelle SA, con un «terreno in vendita a Agno». Si tratta della superfice che al momento, ogni anno, ospita il Circo Knie, lungo la strada cantonale di fronte al World Trade Center. Su questo fronte, già nel 2021, il Consiglio comunale di Agno aveva dato il suo via libera alla discussa modifica del Piano regolatore che permetterà la realizzazione di un complesso residenziale. Ma – come confermatoci dall’avvocato della società – la procedura ricorsuale è ancora aperta. A inviare altre cinque proposte è poi stato il gruppo ARTISA: tre edifici a Lugano, uno a Manno e uno a Canobbio.

Non mancano poi, senza entrare nei dettagli, altre offerte provenienti dai Comuni della cintura. Oltre a quelle già citate, altre cinque proposte riguardano Manno. Ce ne sono poi altre tre da Grancia e altrettante da Bioggio. Ma anche una da Porza, una da Paradiso e una dal quartiere di Pregassona. Come avevamo riferito nell’edizione del 30 novembre scorso, alcune offerte sono giunte anche al di fuori del Luganese. L’imprenditore bellinzonese Alessandro Lettieri ha infatti messo sul tavolo un edificio e un terreno a Bellinzona e uno stabile in locazione a Locarno.

Le tempistiche

Come detto, non ci è stato possibile assistere all’apertura ufficiale delle buste. Tuttavia, il capo sezione della Logistica, Giovanni Realini, senza entrare nei dettagli delle offerte ricevute, si è messo a disposizione per rispondere ad alcune nostre domande. «Abbiamo ricevuto 38 proposte, diverse tra loro, sia di vendita sia di locazione. Adesso – prosegue Realini – saranno tutte esaminate a livello tecnico. E l’analisi di dettaglio, fatta in collaborazione con il Dipartimento delle istituzioni, permetterà di presentare degli scenari al Governo. Dopodiché, entro la fine di giugno 2025, il Consiglio di Stato darà risposta ai proponenti». In generale, Realini si dice soddisfatto del numero di offerte giunte al Cantone: «Sul piano quantitativo, 38 sono più che sufficienti: siamo contenti. Naturalmente – chiosa il capo sezione – dovremo verificare a livello qualitativo quanto ci è stato presentato». Senza dimenticare che, come ricordato dal Dipartimento delle finanze e dell’economia e dal Dipartimento delle istituzioni in un comunicato diramato ieri, questa procedura non rappresenta una gara d’appalto né una proposta contrattuale. Insomma, la storia immobiliare del futuro comparto della Giustizia è ancora tutta da scrivere.