Dazi e attacchi di Trump, crolla il turismo canadese negli USA

I dazi e i continui attacchi del presidente americano Donald Trump nei confronti del Canada stanno avendo un impatto negativo sul turismo dal Paese vicino. Come riportano i media, mentre l'inno degli Stati Uniti viene fischiato alle partite di hockey e alcuni negozi stanno rimuovendo i prodotti USA dagli scaffali, i viaggiatori rispondono limitando gli spostamenti.
Le nuove prenotazioni per gli Stati Uniti dal Canada sono diminuite di circa il 20% dal 1. febbraio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo Forward Keys, una società di dati di biglietteria aerea.
Questo preoccupa l'industria dei viaggi americana, visto che i turisti canadesi sono il numero maggiore, pari a 20,4 milioni nel 2024, dei turisti che visitano gli USA. E i viaggiatori canadesi spendono anche tre volte di più in vacanze negli USA rispetto ai viaggiatori nazionali, ha affermato Geoff Freeman, CEO di US Travel Association.
Anche il meteo e il tasso di cambio hanno influenzato i viaggi transfrontalieri nel 2024, come ha sottolineato Jan Freitag, direttore dell'ospitalità USA presso CoStar, ma «quest'anno la retorica dell'amministrazione fa sì che molti canadesi ci pensino due volte prima di attraversare il confine».
Dal Canada dazi aggiuntivi per 20,7 miliardi di dollari americani
Intanto Ottawa ha annunciato ufficialmente dazi aggiuntivi per 29,8 miliardi di dollari canadesi (20,7 miliardi di dollari americani) su beni statunitensi, come ritorsione contro i dazi americani su acciaio e alluminio canadesi.
Il ministro delle finanze Dominic Leblanc ha affermato che le tariffe canadesi, in vigore da giovedì, colpiranno non solo prodotti in acciaio e alluminio made in USA, ma anche in ghisa e merci come computer e attrezzature sportive.
Leblanc ha spiegato che sono una risposta all'imposta del 25% decisa dal presidente Donald Trump su alluminio e acciaio canadesi, misura che ha definito «ingiustificata e irragionevole».