Sciopero

De Rosa: «Prendiamo sul serio i segnali di disagio»

Il presidente del Consiglio di Stato si dice dispiaciuto «che questa manifestazione giunga quando le trattative sono ancora in corso»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Martina Salvini
10.05.2023 18:06

«Fino all’altroieri sembrava impossibile. E invece lo sciopero è riuscito». Così ha decretato con soddisfazione Enrico Quaresmini, portavoce dell’associazione ErreDiPi (Rete per la difesa delle pensioni) commentando l’esito della mobilitazione per protestare contro la riduzione delle rendite pensionistiche degli affiliati all’Istituto di previdenza del Cantone Ticino (IPCT). Una mobilitazione che, a differenza delle altre volte, ha toccato un po’ tutto il cantone: Lugano, Locarno, Bellinzona e Mendrisio, dove si sono avvicendati docenti delle scuole medie e dei licei, ma anche molti dipendenti pubblici. Proprio nelle scuole il tasso di adesione è stato attorno al 70%.

Quali sono state le reazioni? Il presidente del Governo, Raffaele De Rosa, ha premesso: «Come Consiglio di Stato prendiamo sul serio questi segnali di preoccupazione e di disagio». «Ci dispiace - ha aggiunto - che questa manifestazione giunga quando le trattative sono ancora in corso. Trattative che stanno evolvendo in maniera costruttiva».

A fine mese, ricorda De Rosa, è previsto un incontro fra una delegazione del Governo e i sindacati «per riuscire a concretizzare un’ipotesi di misure per la compensazione». 

Correlati
Ecco la mobilitazione dei docenti, «un'azione necessaria»
Braccia incrociate nelle scuole medie e in altri istituti contro il prospettato abbassamento delle rendite IPCT – Sergi: «Avanti così, coscienti della nostra forza» – Quaresmini: «Un altro taglio del 20%? Diciamo no, in modo democratico» – Non mancano le polemiche