«Dopo un inizio disastroso la stagione sta funzionando»

Giunti quasi al termine di un’estate climaticamente instabile, è tempo di un primo bilancio nel panorama alpino della nostra regione. E questo facendo un giro d’orizzonte in alcune capanne in Valle di Blenio, con Quarnei e Bovarina, e in Leventina, con Campo Tencia e Leit. Se adesso i visitatori non mancano, non era di certo così all’inizio della stagione estiva, spiegano concordi i gerenti delle capanne. Una stagione partita molto in sordina tra maltempo e neve ancora presente su gran parte dei sentieri alpini.
Sentieri impraticabili
«È stato un inizio disastroso», commenta il gerente della capanna Bovarina di Campo Blenio a 1.870 metri di altitudine. «Ma penso che sia stato così un po’ per tutte le capanne ticinesi. Il brutto tempo non ci ha aiutato in nessun modo, non era di certo la stagione che ci aspettavamo. Qui in montagna tutto viene dettato dalle condizioni climatiche». Dello stesso parere anche il gerente della capanna Campo Tencia, incastonata nelle Alpi Lepontine a 2.140 metri. «Sentendo le altre capanne possiamo dire che, come inizio, è stato uno dei peggiori di sempre e questo a causa del maltempo. C’è stata neve sui sentieri fino a inizio luglio e molti alpinisti esperti hanno rinunciato a fare alcuni passaggi o sponde pericolose e quindi anche a pernottare qui da noi». Stesso scenario alla capanna Quarnei in Val Malvaglia a 2.107 metri di quota: «Adesso la stagione sta prendendo piede ma fino a metà luglio abbiamo avuto maltempo e i sentieri erano ancora impraticabili per via della neve. Poi di qua passa la Via Alta Crio che non era possibile percorrere». Anche alla Leit, 2.257 metri di altezza a Prato Leventina, il racconto si ripete: «Avevamo delle prenotazioni ma sono state disdette per via della neve che ci ha ostacolato. La situazione per fortuna adesso è cambiata».
Un mese di ripresa
«Abbiamo iniziato un po’ tardi la stagione ma da metà luglio fino adesso ci stiamo riprendendo, abbiamo circa 1.200 pernottamenti ed è un buon risultato. Poteva andare meglio ma poteva anche sicuramente andare peggio. C’è chi a causa del maltempo ha perso tutto», rileva il gerente della capanna Bovarina. «Il Primo Agosto abbiamo lavorato bene e anche a Ferragosto». Come anche alla capanna Quarnei e alla Campo Tencia, dove «l’affluenza si concentra maggiormente tra la metà di luglio e la metà di agosto». Sulla stessa linea anche la gerente della capanna Leit: «A Ferragosto abbiamo lavorato bene e da metà luglio c’è gente, non ci possiamo lamentare». La speranza per tutti è che la stagione si allunghi un po’ con dei mesi autunnali buoni e temperature miti».
La montagna in sicurezza
I gerenti della capanne sono sempre pronti a dare una mano agli escursionisti più o meno esperti che passano da loro. Anche con le informazioni messe a disposizione da Montagne sicure. A parte alcuni rari casi - riscontrati un po’ ovunque - di persone mal equipaggiate per i percorsi alpini, la maggior parte degli escursionisti si presenta ben informata e con il giusto equipaggiamento. «Hanno già con loro le carte, l’applicazione dei sentieri - spiegano dalla Bovarina - e ci chiedono informazioni sui sentieri percorribili oppure ci chiamano direttamente prima di partire e salire in quota. E anche noi come capanne siamo in contatto per passarci informazioni utili».