Dopo un Natale positivo si spera in una ripartenza
Il periodo delle Feste appena concluso ha sorriso ai commerci della capitale e ha permesso di finire con una nota positiva un anno particolarmente difficoltoso per il settore. Come ci conferma Claudia Pagliari, presidente della Società dei commercianti di Bellinzona. Un periodo, quello delle festività, che ha permesso anche di guardare al 2025 con la speranza che il nuovo anno sia migliore del precedente. A dare un impulso positivo agli acquisti nel mese di dicembre è stata anche la presenza delle bancarelle dei tradizionali mercatini organizzati nel centro cittadino dalla Società dei commercianti. Oltre duecento i piccoli banchi sui quali sono stati esposti, durante le ultime due domeniche dell’Avvento, diversi prodotti artigianali a tema natalizio. Una vera e propria tradizione consolidatasi nel corso degli anni che è stata organizzata in concomitanza con le aperture straordinarie dei negozi.
Piccoli doni
E, come detto, Claudia Pagliari è piuttosto soddisfatta di quest’ultimo periodo. «I commerci sono andati bene durante le Feste anche se non si può più fare il paragone con quanto avveniva negli anni passati», rileva. Certamente a pesare c’è il diffondersi del commercio online, ma non solo. «Ho notato che c’è anche meno la corsa al regalo a tutti i costi come succedeva un tempo. I negozi hanno lavorato, certo, ma magari le persone entravano per cercare il pensierino piccolo. È soprattutto questo genere di prodotti che è stato il più venduto. Diciamo che è un po’ cambiata la modalità di vivere le Feste». E a proposito della ricerca di piccoli doni speciali, da questo punto di vista i mercatini di Natale sono stati sicuramente protagonisti: «Hanno saputo attirare un buon pubblico in entrambe le domeniche di apertura, posso dire che quelli di Bellinzona sono andati benissimo», rileva Pagliari. E questo nonostante le condizioni meteorologiche non proprio ottimali durante la seconda domenica. «Oltre alla vendita dei prodotti artigianali, abbiamo voluto proporre alle persone anche alcuni spettacoli e intrattenimenti musicali per arricchire ancora di più l’evento».
Forza e fatica
Quanto alle prospettive per il nuovo anno appena iniziato, è ancora prematuro per sapere se ci saranno nuove aperture di negozi nella capitale. «Per ora non possiamo ancora dirlo, non ci dovrebbero essere, a quanto so, delle chiusure». Come è noto, di recente, in via Camminata c’è stata una nuova apertura e un negozio che si è spostato. Certa, invece, è la speranza che il nuovo anno sia meno difficoltoso per i commercianti rispetto a quello appena concluso. «Il 2024 è stato un anno molto faticoso per noi», spiega Pagliari. «È stato talmente pieno di incognite che non avevamo nemmeno più la forza di commentare quanto stava succedendo». E le incognite verso il futuro pesano particolarmente in una realtà come quella di chi fa questo tipo di lavoro. «Dobbiamo sempre muoverci in anticipo di qualche mese per gestire la merce e farlo in queste condizioni era come giocare al lotto».
Tavoli di incontro
Proseguono poi gli incontri tra i commercianti di Bellinzona, organizzati dall’associazione una volta al mese nei locali del centro storico. «Si tratta di momenti di incontro e convivialità, utili anche per conoscerci meglio tra di noi, formando un’unione e a volte anche facendo nascere delle collaborazioni professionali. È un bel modo per fare conoscenza, sedersi insieme e bere qualcosa in un contesto meno formale rispetto agli altri incontri. Vediamo che molti commercianti sono felicissimi di aderirvi». Un’iniziativa pensata anche per accogliere i nuovi commercianti che aprono un’attività nella Turrita. «Chi è arrivato da poco magari non conosce ancora bene gli altri e questi incontri possono essere utili in tal senso».