Commerci, un'altra chiusura: ma c'è anche chi apre
Una chiusura, l'ennesima. E un'apertura. L'annus horribilis dei negozi del centro storico di Bellinzona si chiude con un misto di delusione, per il difficile 2024 per fortuna quasi agli sgoccioli, e di speranza per l'anno alle porte. A fine mese, il 30 novembre per la precisione, abbasserà definitivamente la saracinesca l'Up Store in piazza Indipendenza, specializzato nell'informatica e nel gaming, che aveva aperto i battenti il gennaio scorso. I due amici proprietari, affiancati dal loro fidato team, continueranno a servire e consigliare l'affezionata clientela nel punto vendita di Giubiasco, inaugurato due anni or sono.
La comunicazione è stata data oggi sui social media, per il rammarico della Società dei commercianti della capitale presieduta da Claudia Pagliari. «Fino a tale data sarà possibile approfittare della liquidazione della merce Up Store», si puntualizza nel post su Instagram.
Xilografia, ceramica e tanto altro
Ma c'è anche chi nel salotto buono della capitale ci crede. Eccome. Tanto da lanciarsi con entusiasmo in una nuova avventura. Così nel negozio in via Camminata lasciato libero, dopo 17 anni, dalla boutique Switcher, entrerà presto una giovane titolare di uno studio grafico. Si diletta altresì nella lavorazione della ceramica, dell'argilla, nella xilografia e nella pittura nonché in tante altre produzioni... a chilometro zero. La vetrina è in corso di allestimento, come hanno potuto notare i passanti che oggi hanno approfittato del tiepido sabato per recarsi nel cuore della capitale per i primi acquisti in vista del Natale.
«È il momento di fare squadra. Bisogna rendersi conto che svuotare le città vorrebbe dire non riempirle più. Siamo chiamati tutti a dare un segnale: dalla politica alla clientela, dalla popolazione alla nostra stessa categoria», ci aveva detto la numero uno dei Commercianti Claudia Pagliari nell'intervista che ci aveva concesso due mesi fa. Il 2025, l'avete intuito, sarà dunque cruciale.