Il caso

Commerci, un'altra chiusura: ma c'è anche chi apre

Bellinzona: a fine mese abbasserà la saracinesca il negozio di gaming in piazza Indipendenza, aperto lo scorso gennaio – In via Camminata, al posto della Switcher, ecco l'atelier creativo di una giovane
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
16.11.2024 16:52

Una chiusura, l'ennesima. E un'apertura. L'annus horribilis dei negozi del centro storico di Bellinzona si chiude con un misto di delusione, per il difficile 2024 per fortuna quasi agli sgoccioli, e di speranza per l'anno alle porte. A fine mese, il 30 novembre per la precisione, abbasserà definitivamente la saracinesca l'Up Store in piazza Indipendenza, specializzato nell'informatica e nel gaming, che aveva aperto i battenti il gennaio scorso. I due amici proprietari, affiancati dal loro fidato team, continueranno a servire e consigliare l'affezionata clientela nel punto vendita di Giubiasco, inaugurato due anni or sono.

La comunicazione è stata data oggi sui social media, per il rammarico della Società dei commercianti della capitale presieduta da Claudia Pagliari. «Fino a tale data sarà possibile approfittare della liquidazione della merce Up Store», si puntualizza nel post su Instagram.

Ceramiche artigianali

Ma c’è anche chi nel salotto buono della Turrita ci crede. Eccome. Tanto da lanciarsi con entusiasmo in una nuova avventura. Così nel negozio in via Camminata lasciato libero, dopo 17 anni, dalla boutique Switcher, entrerà in dicembre la giovane bellinzonese Clea Cappelli. «Mackea atelier creativo», spiega al nostro giornale la diretta interessata, avrà quale fulcro «corsi e workshop di modellazione della ceramica, la vendita diretta delle mie ceramiche artigianali e tutta una serie di workshop artistici legati al mondo della comunicazione visiva (legatoria, xilografia, illustrazione, fotografia, eccetera)».

La vetrina è già in fase di allestimento, come avranno notato i passanti che oggi si sono goduti il tiepido sole della capitale per i primi acquisti in vista del Natale. Di sicuro questa apertura, per il salotto buono cittadino, è la miglior premessa per un 2025 durante il quale i commercianti vorranno rilanciarsi.

Bisogna fare squadra

«È il momento di fare squadra. Bisogna rendersi conto che svuotare le città vorrebbe dire non riempirle più. Siamo chiamati tutti a dare un segnale: dalla politica alla clientela, dalla popolazione alla nostra stessa categoria», ci aveva detto la numero uno dei Commercianti Claudia Pagliari nell'intervista che ci aveva concesso due mesi fa. Il 2025, l'avete intuito, sarà dunque cruciale.

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