È Zanotti o Zanetti? E che piedi educati Grgic
Saipi 4 Sull’1-0 dei polacchi, per poco, non gli riesce il miracolo in extremis. Poi non viene quasi mai impegnato. Non perfetto con i piedi.
Zanotti 5 Lì, sulla destra, la locomotiva corre meno del solito. La colpa, però, è più di chi dovrebbe viaggiare in testa. Perché l’italiano è protagonista dell’ennesimo partitone alla Javier Zanotti.
Papadopoulos 5 Si esalta ed esalta la squadra grazie a tempestive chiusure, anticipi travolgenti e marcature asfissianti.
Hajdari 5 Tolta l’esitazione iniziale che accende il Legia, offre una prestazione clamorosa. E con una medaglia: il pesantissimo gol vittoria.
Valenzuela 3,5 Ha sulla coscienza - più di tutti gli altri - il vantaggio di Morishita. Ma è stranamente bloccato anche in fase di spinta.
Grgic 5 Le due reti bianconere nascono dal suo destro educatissimo. E poi distribuisce, rallenta e accelera con precisione maniacale. Compasso e goniometro.
Belhadj 4 Festeggia le cento presenze in bianconero. E lo fa con una partita tanto dinamica, quanto poco appariscente.
Steffen 4,5 Nel primo tempo non riesce a emergere come vorrebbe. Le sue iniziative e la sua abnegazione diventano fastidiose per il Legia dopo la pausa.
Bislimi 5 Inizialmente è croce e delizia. Nella misura in cui alterna letture di gioco e tocchi delicatissimi a errori evitabili. Il secondo tempo però è da primattore.
Mahou 4,5 Quando il Crus lo sposta davanti, il Lugano inizia a girare che è un piacere. Perché lui si muove bene, a tratti benissimo. Peccato fallisca quasi sempre con l’ultimo gesto.
Bottani 5 È vivo, generoso e di nuovo goleador. Ora sì che il «Pibe» si sta meritando il rinnovo.
Przybylko 4,5 È la sua zampata a mandare in orbita Hajdari e il Lugano. Non ha segnato nella sua Polonia, ma il segno - in mezz’ora scarsa - riesce a lasciarlo.
Cimignani 4 Potrebbe colpire in un paio di occasioni. Non ci riesce.
Doumbia 4 Diga ed esperienza nel finale, con il vantaggio e la storia da difendere.
Mai S.V.
Croci-Torti 5,5 Se l’orchestra suona melodie così sublimi, spingendo il pubblico ad alzarsi in piedi, significa che il suo direttore riesce a trasmettere alla perfezione ogni dettaglio dello spartito. «Biiiiiiiis!».