Guerra commerciale

La Cina rialza: controdazi sui beni USA dall'84% al 125%

Lo riferisce il Ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile – Xi Jinping: «La mia nazione non ha paura»
©Ng Han Guan
Red. Online
11.04.2025 10:13

La Cina ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni statunitensi dall'84% al 125%. Lo riferisce il Ministero delle Finanze, precisando che le nuove misure entreranno in vigore il 12 aprile. La mossa, di per sé attesa, si inserisce nel contesto di guerra commerciale fra Pechino e Washington. Ieri, la Casa Bianca aveva spiegato che – da quando Donald Trump è entrato in carica – le tariffe imposte contro Pechino sono del 145%. Pechino ha chiarito che «ignorerà ulteriori giochi sui numeri dei dazi statunitensi» privi di «giustificazione economica» e, ancora, che tutelerà «con forza i suoi diritti». «L'imposizione di dazi abnormi da parte degli Stati Uniti alla Cina viola in modo grave le regole del commercio internazionale, le leggi economiche fondamentali e il buon senso» ha affermato la Commissione tariffaria del governo centrale, in una dichiarazione condivisa dal citato Ministero delle Finanze.

Poco prima dell'annuncio del Ministero delle Finanze, il leader cinese Xi Jinping ha dichiarato che la sua nazione, citiamo, «non ha paura». Si è trattato del primo, primissimo commento diretto in merito all'escalation con gli Stati Uniti. Escalation che ha provocato non pochi scossoni e crolli sui mercati internazionali, complice il timore di una recessione globale. «Non ci sono vincitori in una guerra commerciale, e andare contro il mondo porterà solo all'auto-isolamento» ha detto Xi al primo ministro spagnolo Pedro Sanchez a Pechino, venerdì, secondo quanto riferito dall'emittente statale CCTV.

«Per oltre 70 anni, lo sviluppo della Cina si è basato sull'autosufficienza e sul duro lavoro, mai sull'elemosina da parte di altri, e non teme alcuna ingiusta soppressione» ha aggiunto Xi. «Indipendentemente da come cambierà l'ambiente esterno, la Cina rimarrà fiduciosa e si concentrerà sulla buona gestione dei propri affari».