Locarno

Festa grande per la Stranociada

La 24.esima edizione del carnevale locarnese ha registrato un ottimo successo di pubblico – Per il secondo anno di fila è stata proposta la formula con il raddoppio delle serate di festa e la risottata nella cornice di piazza Grande
© Stranociada
Red. Locarno
28.01.2024 19:27

Festa grande per la Stranociada. La nuova edizione del carnevale locarnese, che ha animato le vie cittadine da venerdì 26 a domenica 28 gennaio, si è portata a casa ottimi risultati affidandosi a una formula che si è rivelata vincente con il raddoppio delle serate di festa. «La Stranociada è tornata a casa»: gli organizzatori dell’evento sono soddisfatti. «Lo storico carnevale di Locarno negli ultimi anni ha dato prova di resilienza, coraggio e soprattutto tanta voglia divertirsi e far divertire», spiega il comunicato odierno dell’Associazione Locarnaval. E la chiave sarebbe proprio la formula rivisitata con la quale il comitato ha voluto tornare in scena dopo la pausa forzata del 2021 e 2022: anticipare l’appuntamento sul calendario e passare da una a due serate di bagordi. Un successo già registrato nell’edizione 2023 e riconfermato anche quest’anno, con i festeggiamenti appena conclusi. «Possiamo dire che la Stranociada 2.0. è definitivamente approdata a Locarno. La serata di venerdì è rimasta costante rispetto allo scorso anno, mentre sabato sera siamo riusciti ad attirare ancora più gente», rileva il presidente del comitato Antonio Cicero. «Ora che la formula è consolidata, per il 2025 ci dedicheremo a migliorare i piccoli dettagli».

In 7.000 a ballare

E anche le cifre fornite dall’associazione del carnevale locarnese riflettono questa tendenza positiva. Durante le due serate organizzate in Città Vecchia, la voglia di festeggiare ha attirato 4.000 persone il venerdì sera e 7.000 il sabato. Non è stata da meno piazza Grande, dove la cucina reale a servito ben 4.200 porzioni di risotto e luganiga, complice anche il bel tempo. Non solo. Questo è stato un carnevale contraddistinto dalla sana voglia di fare festa degli avventori: «Durante le due serate non abbiamo registrato alcun incidente o problematica rilevante», sottolinea ancora Cicero.

I momenti clou

Ad aprire le danze di questa 24.esima edizione venerdì è stato un migliaio di mascherine dei bambini delle scuole elementari e dell’infanzia di Locarno e Solduno, con il tema «l’arca di Noè». I bambini hanno sfilato dalla rotonda di Piazza Castello fino a Piazza Grande, in compagnia della corte reale e della Lipa Band e con la collaborazione dei docenti delle scuole e della direttrice Cristina Zeeb. Durante la serata, invece, nella suggestiva cornice di Città Vecchia è avvenuta la tradizionale consegna delle chiavi da parte del municipale Nicola Pini a Re Pardo II e alla Regina Carlotta I. A seguire il concerto delle guggen Anfrigola e Gatt Band, Carnasc Band e Ciod Stonaa. Non è mancato nemmeno il tradizionale concorso delle maschere e l’animazione musicale nelle tendine, che ha fatto ballare e divertire i 4.000 avventori fino alle 4 del mattino. Ad animare il capannone principale sono stati i DJ di Radio Ticino, che hanno scaldato il popolo carnascialsco durante tutte e due le serate. Prima di continuare i festeggiamenti il sabato sera, i reali con la loro corte, accompagnati dalla Lipa Band, hanno fatto visita all’istituto San Carlo, per uno speciale saluto musicale. Alla sera è stato invece il turno degli Sgaffy che con la loro musica hanno animato il capannone in Piazza Sant’Antonio e fatto ballare i 7.000 avventori. La notte libera è proseguita fino alle 5 del mattino con DJ Jay-K, e ha di nuovo visto protagoniste tutte le tendine e i bar, così come le guggen Uzepatscher, Chäller Rattä, Lüganiga band e gli Spakkabelli.

Spazio alla «Strarisotada»

Anche per questa edizione la ciliegina sulla torta è stata la Strarisotada organizzata in piazza Grande oggi a mezzogiorno. Il pranzo in compagnia è stato allietato dalle note di cinque guggen - Anfrigola e Gatt Band, Fracass & Ganasa, Amici della Fenice, Uzepatscher e Chäller Rattä - e sono state servite in un’ora e mezza oltre 4.200 porzioni di risotto e luganiga. Un lavoro possibile grazie all’introduzione di una seconda cucina e alla riorganizzazione delle casse e della distribuzione, spiega il presidente. Appuntamento quindi al prossimo anno, quando dal 14 al 16 febbraio, re Pardo II, la regina Carlotta I e la loro corte riapriranno le danze con la nuova edizione della Stranociada.

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