Locarno

«I cassonetti verranno spostati»

Così il capodicastero Opere pubbliche Buzzini sulla situazione degli ingombranti «Molok» in zona Debarcadero: «Stiamo pensando al potenziamento di aree già destinate alla raccolta dei rifiuti»
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
15.07.2024 20:00

I cassonetti per la raccolta dei rifiuti posti in zona Debarcadero a Locarno, finiti al centro di diverse critiche, sono ancora sotto i riflettori della politica. A confermarlo è il municipale Bruno Buzzini, capodicastero Opere pubbliche e ambiente della Città di Locarno: «Stiamo lavorando per trovare loro una nuova ubicazione», possibilmente lontano dalle zone più turistiche. La presenza degli ingombranti cassonetti neri «Molok» guasta infatti la vista di alcuni fra gli scorci più suggestivi di Locarno, soprattutto nel pieno della stagione estiva. A lamentarsene erano stati diversi utenti sui social network lo scorso mese. Critiche, queste ultime, che non avevano lasciato indifferente l’Esecutivo, il quale aveva deciso subito di muoversi per cercare una soluzione alternativa e spostare i «cassonetti della discordia».

Si è in una fase di stallo

E questo spostamento ci sarà, anche se per il momento non è ancora possibile parlare delle sue tempistiche, come spiega Buzzini al CdT: «Non c’è ancora una decisione da parte del Municipio perché stiamo aspettando il rapporto dei Servizi incaricati di trovare una soluzione alternativa. Senza questo rapporto non possiamo muoverci». Ancora nessun passo avanti, quindi. La situazione è in fase di stallo. Ma la questione resta sul tavolo: «In ogni caso - precisa infatti il capodiscatero - il Municipio intende sollecitare questo rapporto e domandare a che punto sono le ricerche di ubicazioni alternative». Un’idea, spiega Buzzini, sarebbe quella di spostare i cassonetti in un’area più idonea, dove si trovano già altre strutture destinate alla raccolta dei rifiuti: «Stiamo pensando a un potenziamento di queste zone». Insomma, si continua a lavorare per trovare una soluzione più consona alla città, «anche se per adesso non ci sono giunte nuove sollecitazioni o lamentele».

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