La polemica

Cassonetti della discordia a Locarno: «Stiamo cercando un'alternativa»

Si sprecano sui social le proteste per i contenitori dei sacchi dell’immondizia installati al debarcadero – Bruno Buzzini: «Abbiamo dato mandato ai nostri servizi di individuare una collocazione esteticamente meno invasiva»
Indubbiamente utili, ma anche parecchio antiestetici. «Nuove attrazioni per i turisti?», si chiede qualcuno sui media sociali © CdT/Chiara Zocchetti
Spartaco De Bernardi
08.06.2024 06:00

«Proprio un bel biglietto da visita». «Scandaloso. Regione turistica e poi si fanno scempi del genere». «Ma chi li ha progettati?». «Fantastici. Io ne avrei messi tre come le piramidi in Egitto». «È il famoso e storico Patt...ume di Locarno». «Nuove attrazioni turistiche?».

Si sprecano sui social media le critiche, anche sarcastiche, al riguardo dei cassonetti per la raccolta dei sacchi dell’immondizia posati al debarcadero di Locarno. Il minimo che si possa dire che la collocazione scelta è infelice. La zona è infatti percorsa da centinaia e centinaia di turisti che, alla stregua dei locarnesi che hanno lasciato i loro messaggi in rete, si chiederanno cosa ci facciano lì quegli ingombranti «Molok». Le critiche hanno raggiunto Palazzo Marcacci, tanto che il Municipio cittadino si è chinato sulla questione. «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni verbali e anche noi abbiamo potuto notare i commenti negativi apparsi sui social», spiega al Corriere del Ticino Bruno Buzzini, capodicastero Opere pubbliche e ambiente. Commenti negativi che hanno spinto il Municipio a correre ai ripari.

L’ingombrante presenza dei due «Molok» è stata oggetto di diverse segnalazioni

Comparto a vocazione turistica

«Devo ammettere che paesaggisticamente non è la soluzione ottimale. E per di più i cassonetti sono stati collocati proprio dove vi è la fermata del trenino turistico. Così abbiamo deciso di dare mandato ai nostri servizi di studiare un’ubicazione alternativa», aggiunge il municipale. In molti si chiedono come mai non ci si sia accorti prima, ovvero in fase di progettazione, che la collocazione dei cassonetti era poco consona alla vocazione turistica del comparto. «Sapevamo che erano previsti nella zona del debarcadero e che rientravano nel progetto di sistemazione di quell’area previsto dal programma di agglomerato. Ma non quale ubicazione precisa avrebbero avuto», rileva ancora il nostro interlocutore rammentando come la posa dei cassonetti sia stata richiesta dai commercianti e dagli esercenti della zona.

Opzione piazzale Rondalli

Una soluzione alternativa potrebbe essere quella di ricollocare i cassonetti per i sacchi dei rifiuti nel piazzale Rondalli. «È in corso di esecuzione uno studio per la riqualifica del piazzale - rimarca ancora Buzzini - e quella potrebbe essere una soluzione valida. Bisogna però tenere conto delle sottostrutture presenti e delle radici degli alberi. Come detto, sarà compito dei nostri servizi valutare le possibili alternative». Come quella di potenziare l’attuale postazione di raccolta nei pressi del palazzo di BancaStato, con la posa di un ulteriore cassonetto accanto ai due già presenti. In ogni caso si dovrà tener conto del progetto «La nouvelle belle époque» che prevede il riordino e la valorizzazione degli spazi urbani del centro cittadino tra, appunto, il debarcadero e la Rotonda di piazza Castello.

Riordino e valorizzazione che dovranno anche prevedere una soluzione ideale non soltanto dal punto di vista pratico, ma anche da quello urbanistico per le infrastrutture di servizio.

Riorganizzazione da 2 milioni

Come accennato, la posa dei due cassonetti «incriminati» rientrano nella completa riorganizzazione da 2 milioni di franchi dell’incrocio viario del debarcadero. Gli interventi, iniziati nel marzo dell’anno scorso e che si stanno avviando verso la conclusione, perseguono un duplice obiettivo: da un lato migliorare sensibilmente la sicurezza dei percorsi e l’attraversamento del nodo per pedoni e ciclisti, dall’altro valorizzare l’area di fronte al debarcadero, concedendo maggior agio e mettendo a disposizione spazi pregiati, senza influire negativamente sul traffico. Non da ultimo, la nuova fermata bus prevista a monte dell’incrocio, che sostituirà quella provvisoria ubicata a valle, permetterà di migliorare sensibilmente la circolazione generale del nodo stesso. Interamente sussidiato dal cantonale, il riassetto del nodo stradale del debarcadero rientra tra le misure del Programma d’agglomerato del Locarnese che hanno una valenza regionale. L’esecuzione degli interventi è stata assegnata in delega alla Città così da permettere una migliore integrazione con gli altri interventi che hanno interessato il comparto negli ultimi anni. E proprio per il fatto che i lavori che si concluderanno presto hanno ridato pregio a quella zona, la presenza dei cassonetti per la raccolta dei sacchi dei rifiuti è una macchia che il Municipio intende cancellare.

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