Imposta di circolazione, si è chiuso un capitolo
Tutti d'accordo. Dopo mesi di discussioni, spaccature e caos, il dossier dell'imposta di circolazione (perlomeno per il 2023) può considerarsi chiuso. Questo pomeriggio il Gran Consiglio ha infatti approvato con 58 voti favorevoli e 1 contrario la soluzione di compromesso trovata negli scorsi giorni dalla Commissione gestione e finanze.
Il compromesso, lo ricordiamo, prevede di correggere la problematica legata ai differenti cicli di omologazione, fissando il gettito dell'imposta a 81,5 milioni di franchi, ossia a metà strada tra quanto chiesto dagli iniziativisti (77 milioni) e quanto proposto dal Governo (85 milioni).
Ora, il primo gennaio potrà quindi entrare in vigore la nuova imposta di circolazione "corretta" e senza disparità di trattamento. Va però anche detto che, trattandosi di un decreto legislativo urgente, la nuova imposta tornerà forzatamente in Parlamento l'anno prossimo, quando sarà discussa l'imposta per il 2024 e l'attuale moratoria per i veicoli immatricolati prima del 2009. Insomma, il capitolo è chiuso, ma una parte del libro rimane ancora tutta da scrivere.