Politica

Imposta di circolazione, c'è l'accordo

La Gestione all'unanimità ha firmato un'iniziativa di compromesso che permetterà di evitare le disparità di trattamento - Il gettito per il 2023 sarà fissato a 81,5 milioni - Il voto in Parlamento giovedì pomeriggio
©Gabriele Putzu

Una decisa accelerata in Commissione gestione e finanze sullo spinoso dossier dell'imposta di circolazione. Durante la riunione di questa mattina l'organo parlamentare aveva discusso della possibilità di trovare un compromesso dell'ultimo minuto. E nel giro di poche ore quel compromesso ha fatto un deciso (e per certi versi decisivo) passo in avanti. La Commissione, infatti, questo pomeriggio durante la pausa della seduta di Gran Consiglio si è nuovamente riunita e, all'unanimità, ha firmato un'iniziativa parlamentare urgente per trovare finalmente una soluzione al tanto discusso dossier. 

In soldoni, la soluzione proposta prevede di correggere le disparità di trattamento tra i due cicli d'omologazione (ossia tra le vetture immatricolate prima e dopo il 2018), fissando il gettito per le casse dello Stato a 81,5 milioni di franchi. Si tratta di una via di mezzo tra quanto chiesto dagli iniziativisti (77 milioni) e quanto invece proposto nelle scorse settimane dal Governo (85 milioni). 

Ora, a questo punto giovedì, il Gran Consiglio voterà «l'urgenza» dell'iniziativa per inserirla all'ordine del giorno. Serviranno i voti favorevoli di due terzi del Parlamento, ma visto l'ampio consenso in Gestione l'intesa sembra ormai cosa fatta. Dopo la votazione sull'urgenza, infine, l'iniziativa sarà messa in votazione nella ultima giornata di questa sessione, ossia giovedì pomeriggio. Quando probabilmente verrà chiuso (perlomeno fino alla fine del 2023) il dossier della nuova imposta di circolazione recentemente votata dal popolo. 

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