Regno Unito

Kate Middleton, per Antonio Caprarica un messaggio «coraggioso e dignitoso»

Il giornalista esperto dei reali inglesi critica invece la cattiva comunicazione dei consiglieri professionali di Corte – E ricorda la difficile situazione della famiglia reale, con «tutto il peso della corona sulle spalle di William» e «il trono appeso a una flebo»
© KEYSTONE (Yui Mok/PA via AP)
Jenny Covelli
23.03.2024 12:28

«Una notizia tristissima e drammatica per la famiglia e per tutta la dinastia». È questo il primo commento a caldo di Antonio Caprarica, a seguito dell'annuncio shock di Kate Middleton, che ha rivelato di avere il cancro e di avere iniziato un ciclo di chemioterapia

Il giornalista, ex corrispondente RAI da Londra, editorialista del CdT ed esperto dei reali inglesi, precisa inoltre che il messaggio della principessa del Galles, «straordinariamente coraggioso e dignitoso», rappresenta pure «una lezione per chi si occupa di comunicazione», come anche per «i maniaci della trasparenza, dell'informazione, della comunicazione "tutta e subito"».

Il videomessaggio di Kate colpisce per molte ragioni. L'annuncio, fatto di persona, mette finalmente a tacere le voci incontrollate scaturite dalla prolungata assenza della principessa dalla scena, «tutte le storie, le voci insensate e stupide, le idiote teorie complottiste e "gli Sherlock Holmes" che la immaginavo già morta, divorziata, fuggita, e quant'altro». «Ma dubito, purtroppo, che servirà da direzione a questa gente», aggiunge Caprarica. «A noi giornalisti dovrebbe insegnare che esistono dei limiti. E che, almeno di fronte al dolore, quei limiti andrebbero osservati, rispettati. Perché sono i limiti della decenza e della riservatezza».

Una gestione raffazzonata

Il coraggio della principessa del Galles, che si è mostrata a tutto il mondo nonostante la malattia e le implicite conseguenze devastanti che la terapia comporta, «restituiscono alla famiglia reale dignità e credibilità». «Perché la gestione dell'informazione da parte di Palazzo è stata pessima», precisa il giornalista. «Il messaggio di Kate non cambia il fatto che i consiglieri professionali di Corte avrebbe dovuto emettere subito un comunicato, senza coinvolgerla. "Abbiamo scoperto che la principessa ha una malattia, chiediamo privacy e vi aggiorneremo a tempo debito". In questo modo avrebbe potuto evitare tanti danni». Invece hanno optato per una «risposta abborracciata», la foto ritoccata, il finto filmato all'esterno di un negozio. «Una gestione demenziale, poco professionale. Da attribuire non ai Windsor, ma ai loro consiglieri».

Tutto il peso della corona sulle spalle di William

Il messaggio in prima persona di Kate Middleton – tornata in questi giorni Catherine, come se il mistero l’avesse resa più umana – ha generato un'ondata di simpatia e di affetto. E contribuisce a rafforzare una situazione difficile. «Ma non nasconde la debolezza di fondo – prosegue Antonio Caprarica –. Siamo passati da una famiglia troppo estesa a una estremamente ridotta. Trent'anni fa nella famiglia reale erano in troppi "a mangiare a sbaffo, fannulloni pagati per niente dalla famiglia civile". Ora Andrea è inutilizzabile – caduto in disgrazia dopo il coinvolgimento nello scandalo Epstein –, Harry è fuori dai giochi, i bambini sono piccoli, e tutto il peso della corona ricade sulle spalle di William. Un giovane uomo segnato dal destino, che a 15 anni ha perso la madre e a 40 si ritrova con la moglie malata di cancro».

Kate nel suo messaggio ha detto di trovare proprio in William al suo fianco «una forza di conforto, rassicurazione». Il principe del Galles, con (anche) il padre malato, re Carlo III, dovrebbe occuparsi di tutto. Il peso della corona è il suo lavoro e destino. Ma ora si ritrova a dover affrontare anche la malattia della moglie, la gestione dei bambini da «tenere tranquilli e con il morale alto».

Il trono inglese è appeso a una flebo

«È veramente un momento di grande difficoltà», aggiunge il giornalista esperto dei reali inglesi. «Che evidenzia la debolezza di fondo delle istituzioni. E a questo punto la prospettiva è onestamente incerta. Non parlo di un crollo immediato della monarchia, ma forse è giunto il momento di cominciare a pensare che è tempo di dotarsi di un assetto istituzionale un po' meno anacronistico. Discorsi che, certo, verranno rimandati. Ma la faccenda è grave».

Ovviamente, l'augurio è che re Carlo III possa riprendersi e tornare presto al suo posto, che Kate guarisca e si riprenda il suo destino di futura regina. «Ma rimane il punto: il trono inglese è appeso a una flebo, letteralmente», come già aveva scritto Antonio Caprarica. Una situazione che «non si era mai verificata nella storia degli ultimi 100-150 anni della monarchia». Quando Giorgio VI è stato male, infatti, «Elisabetta e Margaret erano già adulte e "pronte all'uso", c'erano anche i cugini. Tutta la famiglia era "a portata di mano"». La situazione, oggi, è completamente diversa. «I figli di Anna fanno altro, nessuno è interessato ai carichi della monarchia. Le figlie di Andrea sono a loro volta allontanate. Rimane la principessa Anna, secondogenita e unica figlia femmina di Elisabetta, di anni 74, che già lavora molto con 600 incontri l'anno. Gli Edimburgo sono a loro volta sessantenni; la loro figlia non ha intenzione di fare la working royal e l'altro è piccolo. Alla fine non rimane nulla. L'età media della famiglia reale, calcolata dal Times, è di 68 anni. L'unica risorsa che, in questo momento, avrebbe potuto essere impiegata (Harry, ndr.) ha scelto di andare a fare la celebrity negli USA».

Insomma, conclude il giornalista, «il quadro è bleak, come direbbero gli inglesi». Decisamente fosco e, a tratti, davvero buio.

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