La CIA rivela: «Ai concerti di Taylor Swift i terroristi volevano migliaia di vittime»

È stata la CIA a sventare l'attentato pianificato contro il concerto di Taylor Swift a Vienna e ad avvertire le autorità austriache. Lo ha affermato il vicedirettore dell’Agenzia di intelligence USA, David Cohen, sottolineando che l'attentato puntava a uccidere «un numero enorme di persone fra cui, sono sicuro, molti americani». Cohen ha aggiunto che l’attacco era programmato per provocare «decine di migliaia» di morti: l’Austria è stata in grado di effettuare gli arresti perché «la nostra agenzia e i nostri partner della comunità di intelligence hanno fornito le informazioni su ciò che il gruppo stava progettando».
Le autorità austriache hanno spiegato che il principale sospettato è stato ispirato dal gruppo dello Stato islamico (ISIS). Aveva pianificato di attaccare fuori dall'Ernst Happel Stadion, dove si prevedeva che si sarebbero radunati più di 30.000 fan, con coltelli o esplosivi artigianali. Secondo Cohen, i preparativi per l’attentato «erano in stato avanzato» e ha confermato che si trattava di una cellula dell’ISIS.
Taylor Swift ha definito l'annullamento dei concerti «devastante»: «Mi ha riempito di un nuovo senso di paura e di un enorme senso di colpa perché così tante persone avevano programmato di venire a questi concerti», ha scritto su Instagram. Ma «sono molto grata alle autorità, perché grazie a loro abbiamo pianto concerti e non vite umane. L'amore e l'unità che ho visto nei fan riuniti mi hanno dato coraggio».
Le autorità austriache hanno arrestato tre persone tra i 17 e i 19 anni.