L'iniziativa

La magia della Natività tra i 61 presepi di Vira Gambarogno

Da 34 anni si rinnova l'appuntamento locarnese dedicato alle raffigurazioni della nascita di Gesù provenienti da tutta la Svizzera italiana: «Uno scenario unico di vicoli e corti per godere di vere e proprie opere d'arte per tutti i gusti»
Una delle 61 opere esposte all'aperto tra i vicoli e le corti di Vira Gambarogno
Jona Mantovan
22.12.2023 19:30

C'è quello realizzato con tante scatole di cartone tagliate minuziosamente a comporre un dettagliatissimo villaggio in miniatura (numero 38, Scuola media di Vira Gambarogno). C'è quello realizzato con i Lego e con il legno (18, Francesca e Davide Veglio di Lostallo). Quello subacqueo (40, Società di salvataggio sub di Muralto). Quello tridimensionale, esposto in una bacheca ad altezza occhi (26, Orfeo Gianora di Castaneda). Ma anche una versione più moderna con ritagli dei titoli di cronaca dei giornali e del polistirolo a vista nel quale è inserito un disegno a matita (25, Eleonora Boscolo di Tenero). Le raffigurazioni della natività esposte al pubblico qui sulla sponda sinistra del Verbano si contano, e sono ben 61. Un numero da primato mai visto prima alla manifestazione PresepiVira, che quest'anno si rinnova alla sua 34.ma edizione (fino al 6 gennaio 2024). Per le corti e i vicoli del nucleo è un vero e proprio festival di opere d'arte di ogni forma, dimensione e colore. Anche realizzate da firme conosciute, come la scultura di Casimiro Piazza (45). E un po' da tutta la Svizzera italiana, ben oltre il distretto di Locarno: Mendrisio, Bellinzona, Gudo, Balerna... Patrizia Branca, portavoce del Gruppo presepi dell'Associazione Pro Vira, fa strada imboccando una fila di strettoie soffermandosi con orgoglio per spendere due parole a ogni piccolo tesoro in esposizione. «Abbiamo la fortuna di vedere la partecipazione di scolaresche, privati, artigiani, famiglie, associazioni» elenca al Corriere del Ticino, mentre in un portico un gruppo di bambini – Petar, Inti, Lisa e Jana, accompagnati dai genitori – giocano con il presepe realizzato dalla loro classe.

Una manifestazione, quella di PresepiVira, che coinvolge tutti gli abitanti della zona. «Certo, è una rassegna a cielo aperto d'altronde», spiega la nostra interlocutrice. «Possiamo contare sull'appoggio degli abitanti di Vira, che mettono a disposizione gli spazi e che decorano le finestre e le loro case, anche se non espongono un loro presepe», afferma la 57.enne. L'iniziativa – che gode di numerose sponsorizzazioni, come il Comune di Gambarogno, l'ente turistico Ascona-Locarno e Raiffeisen – è stata possibile anche grazie all'impegno di Romana Vaerini-Del Curto e di Chantal Ratti, della Commissione artistica del Gruppo presepi, coordinato da Jürgen Markmann (che al contempo è anche presidente dell'Associazione Pro Vira stessa).

Il loro lavoro inizia già a estate conclusa, con l'analisi delle candidature. Il risultato finale è lì da vedere «ma capire dove vanno collocate le varie opere all'interno del nucleo e soprattutto dare una mano ai vari espositori a sistemarle, non è evidente», dice Branca.

Intanto Petar, uno dei piccoli, è fiero di mostrare il suo contributo all'opera, una sorta di interattivo nel quale le varie figure della Natività sono spinte da sotto il tavolo tramite dei bastoncini, emergendo poi dai barattoli che le nascondono. «Ho fatto questo» esclama il piccolo, 7 anni, indicando un tubo decorato da una serie di stelle alla cui sommità c'è uno dei personaggi chiave della scena. «Qui c'è una pecora, qui una casetta», aggiunge mentre mostra come si possono muovere. 

Possiamo contare sull'appoggio degli abitanti di Vira, che mettono a disposizione gli spazi e che decorano le finestre e le loro case
Patrizia Branca, 57 anni, portavoce del Gruppo presepi dell'Associazione Pro Vira

Almeno un mese di lavoro

Al gruppetto si aggiunge anche un docente che insegna alla sede delle Scuole elementari di Vira, Alfio Dagani. «Sì, questo è il presepe che abbiamo realizzato quest'anno. Non solo nella mia classe, ma in collaborazione con altre tre sezioni di Scuole dell'infanzia del Gambarogno. Ogni classe ha curato una parte e, alla fine, noi docenti l'abbiamo assemblato, qui nel portico», sottolinea il 46.enne. «E se stimiamo che per questo lavoro ci sono quattro sezioni, possiamo considerare almeno 70-80 bambini».

L'insegnante si sbilancia e racconta il lavoro dietro le quinte: «Si decide chi fa che cosa, quale bambino o quale gruppetto di bambini lavora su quale particolare del presepe. Insomma, ci ragioniamo su e decidiamo come fare. Poi, una volta alla settimana, si lavora su questo progetto. C'è una bella atmosfera di collaborazione. I bambini sono contenti di poter creare qualcosa che poi verrà esposto qui a Vira».

Per arrivare al traguardo ci vuole almeno un mese di lavoro. «Ma si inizia a ragionare sul progetto e sui materiali già in estate. In seguito, si cercano le collaborazioni». Il nostro interlocutore è un esperto in materia, dato che è da oltre dieci anni segue attivamente la manifestazione facendo interessare anche le sue allieve e i suoi allievi. «Ogni anno abbiamo proposto un presepe, ogni anno troviamo un'idea nuova, una tecnica di lavoro diversa. Ovviamente adattando il tutto, dove necessario, al livello dei bambini e alla loro età».

Ci confrontiamo con le docenti di arti plastiche, che fortunatamente hanno sempre una grande fantasia. L'idea poi prende il suo corso e matura in maniera naturale
Alfio Dagani, 46 anni, docente di Scuola elementare

Sempre nuove idee

«Ogni volta si cerca qualcosa di diverso», prosegue Dagani. Sarà difficile trovare sempre nuove idee? Si lascia sfuggire un sorriso. «Beh, da una parte osserviamo con attenzione gli altri presepi in paese, dall'altra ci confrontiamo con le docenti di arti plastiche, che fortunatamente hanno sempre una grande fantasia. L'idea poi prende il suo corso e matura in maniera naturale, fino a lavorare poi su quel progetto specifico».

Nel frattempo, sono parecchie le famiglie che passano da quel portico per visitare tutta la rassegna. L'invito a muoversi e a vedere interpretazioni sempre diverse e spesso originali è promosso dalle viuzze irregolari del paese. Salendo verso la strada, ecco Stefania Comi. «È un albero simbolico nel quale la Natività è alla base. Qui sopra c'è una parte di stelle di luce che rappresentano la luce e la fede» spiega la 38.enne, che nella vita è madre diurna oltre che parte del Gruppo genitori Medio e Basso Gambarogno. 

«Sono diversi anni che con il Gruppo genitori proponiamo un presepe da esporre a questo evento. Lo facciamo noi con i nostri figli o chiediamo di collaborare con noi. Ricordo che qualche anno fa avevamo realizzato un presepe usando dei sassi chiedendo aiuto a tutti i bambini della scuola. Chi poteva ne aveva dipinto uno, che poi noi avevamo disposto a mo' di presepe. C'era stato chi aveva preparato casette, pecore, angioletti, stelle», aggiunge.

Lo scopo è soprattutto stare insieme e trovare il modo di fare qualcosa con i propri figli, godendosi il momento di creatività
Stefania Comi, 38 anni, madre diurna e membro del Gruppo genitori Medio e Basso Gambarogno

Non solo presepi: tanta musica e... tortellini!

«In alternativa, proponiamo anche dei doposcuola dove ogni bambino fa magari un piccolo presepe e poi, noi, li esponiamo. Lo scopo, per me, è soprattutto stare insieme e trovare il modo di fare qualcosa con i propri figli, godendosi il momento di creatività», dice con un sorriso incorniciato dai suoi capelli biondi tagliati alle spalle.

Ovviamente, non di soli presepi vive la manifestazione. Il programma di eventi è ricco di concerti, giochi, rinfreschi. Come ricorda Branca, in conclusione: «Il primo dell'anno ci sarà un concerto e offriremo un aperitivo. Il 5 gennaio, invece, sarà la volta della tombola della Befana, una tradizione affermata, alle scuole di Vira Gambarogno. Il 6 gennaio, il giorno della chiusura, ci sarà un concerto che porterà pure i Re Magi. Non potrà mancare la distribuzione di doni a tutti i bambini presenti... oltre a gustosi tortellini da parte dell'Associazione Pro Vira».

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